Al di là di qualsiasi convenzione, al di là di qualsiasi protocollo d’intesa, al di là di tante parole, l’associazione animalista Animali Armati di Melfi resta sempre in prima linea per salvare la vita di tanti animali in difficoltà.
Ecco quanto raccontano alla nostra Redazione Nicoletta Zenti, responsabile dell’associazione:
“Sirio, lo abbiamo chiamato così, non poteva più aspettare.
Vagava da giorni per il paese con la gola recisa da un collare di metallo diventato ormai troppo stretto: una trappola mortale che qualcuno gli aveva messo al collo quando ancora era un cucciolo, abbandonandolo poi e condannandolo così ad una morte atroce; sì perché un cucciolo cresce ma questo, l’uomo che glielo aveva messa collo, non lo aveva considerato.
Abbiamo recuperato Sirio che prontamente è stato operato dal Dott. Nicola Pucillo e dalla Dott.ssa Francesca Tornese del Servizio Veterinario Asp: l’intervento è stato molto delicato, ma è stato eseguito con professionalità ed attenzione.
Il nostro grazie va alla Lega del cane di Venosa che ha accolto ed accudito Sirio per le cure necessarie, adesso cercheremo per lui una famiglia che finalmente gli regali la vita dignitosa che merita.
Ricordiamo a tutti l’esistenza degli articoli 544 e 727 del codice penale in merito al maltrattamento e all’abbandono di animali e confidiamo nelle autorità competenti affinché vengano intensificati i controlli sulla regolare detenzione degli stessi, al fine di evitare storie tristi come quella di Sirio.
Aiutare gli animali in difficoltà prescinde da qualsiasi convenzione, qualsiasi protocollo d’Intesa, qualsiasi contratto.
Aiutare gli animali in difficoltà è una questione di cuore ed è per questo che ci auguriamo che, chi per il futuro gestirà il randagismo a Melfi, possa operare per il benessere degli animali con il cuore”.
Ecco le foto che mostrano Sirio prima e dopo il recupero da parte dell’Associazione.