Melfi-Rapolla-Venosa, Appello per la Pace del Vescovo: “La tensione tra Russia e Ucraina non può lasciarci indifferenti”!

Riceviamo e pubblichiamo l’Appello per la Pace, scritto e pensato dal Vescovo della Diocesi di Melfi, Mons Ciro Fanelli:

“La situazione di tensione tra Russia e Ucraina non può lasciarci indifferenti, come credenti e come persone che sono convinte del valore politico e sociale del dialogo.

Il 26 gennaio u.s., accogliendo l’invito di Papa Francesco, abbiamo pregato per la pace nel mondo ed in particolare per la situazione dell’Ucraina.

Con questo gesto che scaturisce dalla fede “noi crediamo che la forza della preghiera vince l’odio, la guerra e la morte”.

Il Santo Padre, con questo appello, intendeva radunare tutta la cristianità per far fronte alla grave minaccia che incombe sul mondo intero.

Con l’evolversi drammatico della situazione in questi ultimi giorni – raccogliendo e interpretando i sentimenti degli uomini di buona volontà del nostro territorio – voglio far risuonare chiara la voce della nostra Chiesa locale di Melfi-Rapolla-Venosa, affinché le coscienze di tutti, in modo particolare di coloro che hanno responsabilità politiche ed istituzionali, si adoperino per la pace e affinché il dialogo prevalga, allontanando definitivamente questo drammatico spettro di guerra che aleggia al confine tra Russia e Ucraina.

Diciamo: No alla guerra; lo diciamo con la luce della fede e con la forza della coscienza.

L’umanità non può consentire che un altro terribile flagello, dopo quello della pandemia, possa investire, nel silenzio assordante di tanti, non solo quella regione del mondo, ma l’intera umanità.

La situazione al confine tra Russia e Ucraina è, infatti, una preoccupazione che investe tutta la comunità internazionale e deve mobilitare le coscienze di tutti gli uomini di buona volontà, per scuotere le responsabilità di coloro che governano le nazioni.

Con Papa Francesco, rivolgo pertanto “un accorato appello a tutte le persone di buona volontà, perché elevino preghiere a Dio onnipotente, affinché ogni azione e iniziativa politica sia al servizio della fratellanza umana, più che di interessi di parte.

Chi persegue i propri scopi a danno degli altri, disprezza la propria vocazione di uomo, perché tutti siamo stati creati fratelli”.

I timori, in questa difficile ora, sono sicuramente per quelle popolazioni, che già stanno vivendo questo dramma, in modo particolare per gli anziani, i bambini, gli ammalati; ma le ansie e i timori sono per tutta l’Europa e per il mondo intero”.