Il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa, afferma a margine dell’iniziativa del Governo nazionale tenutasi oggi a Potenza per la presentazione del Pnrr:
“L’incontro di oggi con i ministri Carfagna e Speranza sia un monito per il governo regionale per aprire il confronto vero sulle scelte strategiche delle 6 missioni del Pnrr a partire da sanità e istruzione.
Le risorse assegnate a oggi alla Basilicata, oltre 350 Milioni di euro per infrastrutture, inclusione sociale, sanità, istruzioni, necessitano di essere confermate con progettualità, visione e strategia altrimenti si rischia di non potere intercettarne le grandi opportunità.
È necessario che le scelte progettuali siano calibrate sulle effettive esigenze dei territori, dei cittadini.
Progettualità che non possono prescindere da una preliminare analisi dei fabbisogni, dal rafforzamento della macchina amministrativa.
Il Pnrr corre velocissimo e, a oggi, a livello regionale non si ha contezza se siamo stati capaci di presentare progettualità sui vari bandi.
Pertanto non più rinviabile la costituzione di una cabina di regia di coordinamento delle azioni del Pnrr, più volte sollecitata, prima di tutto per monitorare quanto delle risorse assegnate alla Basilicata siano state effettivamente confermate: un tavolo di concertazione per individuare
- le priorità,
- per mettere a sistema esigenze e competenze,
- analizzare punti di forza e debolezza,
- individuare soluzioni di supporto alle amministrazioni al fine di evitare la perdita di opportunità e risorse.
È questa l’ultima possibilità per riscrivere finalmente il futuro della Basilicata e del Mezzogiorno e non può essere sprecata.
È necessario che le istituzioni assumano responsabilmente il compito di rendere concreta questa enorme possibilità”.
Così Pino Giordano dell’Ugl Matera a termine dell’incontro:
“L’Ugl è pronta a dare un appoggio al piano di sviluppo della Regione. Da Bardi ci aspettiamo un confronto con le parti sociali, tutte, se veramente dobbiamo ragionare con occhi e cuori nuovi tralasciando vecchie sterile polemiche che non aiutano al bene della Regione. Siamo per riattivare energie positive ma non è pensabile affrontare una tempesta perfetta di tale portata con gli strumenti e le risorse del passato
Anche per il nostro territorio, gli effetti della crisi russo ucraina sull’economia della Regione potrebbero rivelarsi drammatici: per l’Ugl, l’evoluzione del conflitto e l’impatto delle sanzioni decise dai Paesi occidentali generano elevate incertezze, a partire dal caro energia. In tale contesto, preoccupano i riflessi sul nostro sistema industriale, in particolare sulle imprese energivore, su tutto il sistema industriale lucano e il relativo impatto sull’occupazione, considerato che in assenza di interventi radicali rischiamo migliaia di ore di cassa integrazione.
Pnrr deve rappresentare un’opportunità unica per avviare un reale processo di sviluppo e modernizzazione della Basilicata, fondato sull’innovazione, sulla digitalizzazione, sulla transizione ecologica ed energetica. Se veramente crediamo in una ripresa, l’obiettivo è quello di puntare sui giovani con fatti, non parole.
L’Ugl da questo incontro intende rimarcare che non può avvenire un tanto acclamato rilancio della crescita economica del mezzogiorno, facendo a meno delle risorse della Basilicata la quale deve pur sapere spendere e bene i fondi messi a disposizione dal Pnrr. Incessantemente dal giorno dopo l’inizio dell’anno nuovo una lunghissima carovana di giovani e meno giovani lascia la nostra terra, talenti che portano con loro le proprie capacità, il proprio coraggio, il proprio entusiasmo e anche più prosaicamente i propri soldi. Ed è la triste verità, sono scesi per Natale, ripartono col ‘pacco da giù, perché non è stata data loro la possibilità di rimanere.
I mandanti di questo esodosi conoscono: politici che non hanno saputo trasformare le nostre risorse naturali in opportunità di lavoro, in qualità della vita. Tra le cause maggiori che inducono a lasciare il nostro Paese, la mancanza di lavoro.
Per l’Ugl è stagnante la tendenza ormai radicata e destinata ad aumentare nel tempo, che lascia una Regione, piena di possibilità in potenza, priva di qualsiasi valido sostegno cui aggrapparsi per risorgere. Basilicata e il suo territorio sono vittima di un sud sempre più malato in un’Italia a due velocità: impietosamente riteniamo di poter tratteggiare per il trascorso anno 2021 le fattezze di un territorio ammorbato dalla disoccupazione e dall’emigrazione, diventando sempre più vecchio, più povero e più solo.
Dalle fazioni politiche lucane si è aperta la caccia alla ricetta della medicina ideale, ma tra le differenti visioni, l’unico punto concorde riguarda la gravità della malattia. Se fuggono le persone migliori, la speranza di un reale cambiamento rimane lontana anni luce. Spendere bene le tante risorse destinate dal Pnrr non con slogan o proclami dal senso complicistico del ‘vedremo-faremo-diremo’. E qui chiediamo di lavorare insieme per progetti e programmi credibili, da verificare periodicamente. Ma il nodo è proprio questo: monitorare tutto quello che produttivamente si avvia, registrando i risultati affinché si producano reddito, lavoro e occupazione.
Occorre, pertanto, rivedere le strategie in materia di politica energetica, puntando alla diversificazione delle fonti di approvvigionamento. Urge, per la Basilicata, investire quote del Pnrr al fine di finanziare in maniera massiccia politiche attive del lavoro e progetti di formazione, unitamente a misure dirette a sostenere la ricerca e l’innovazione nella prospettiva di supportare il processo verso la transizione energetica. Pnrr Basilicata deve essere opportunità unica per lo sviluppo e le infrastrutture.
L’Ugl si aspetta che i soldi vengano investiti in maniera intelligente, andando finalmente a realizzare strade sicure e percorribili, dove il futuro economico e sociale del territorio dipende molto da questi aspetti. La politica dia una risposta immediata sulle infrastrutture, fondamentale per rivitalizzare l’economia ed il lavoro.
Le aziende lucane dell’industria e del commercio, così come quello del comparto alberghiero, pagano in termini drammatici l’assenza di infrastrutture.
La pandemia ha messo in ginocchio interi comparti e la politica non può più sottrarsi, ma deve mettere mano a questa esigenza. Le strade che ci sono si presentano fatiscenti come la Basentana e assolutamente insufficienti per rispondere alla domanda di sviluppo.
È essenziale, inoltre, potenziare le infrastrutture scolastiche e destinare maggiori risorse all’istruzione e alla formazione professionale, al fine di favorire il ‘matching’ tra domanda e offerta di lavoro, e valorizzare l’immenso patrimonio di competenze presente nella regione senza rispolverare per la scuola belle parole e molte perplessità.
L’Ugl è pronta con uomini, idee e strutture, ed è soprattutto aperta al confronto e in linea con una Regione che deve necessariamente ripartire”.
Sugli investimenti del PNRR per la Basilicata si esprime anche De Grazia, il segretario provinciale Fismic Confsal:
“Si è concluso nel primo pomeriggio l’incontro voluto dalla Presidenza del Consiglio per dibattere sugli investimenti previsti dal PNRR per la Basilicata, alla presenza del Ministro Mara Carfagna, del Ministro Roberto Speranza e del Sottosegretario di Stato Giuseppe Moles, con la partecipazione delle Amministrazioni locali e delle Parti sociali.
Gli interventi del Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, e del sindaco di Potenza, Mario Guarente, hanno illustrato i progetti del PNRR per il capoluogo e per la Regione, che vedono finanziamenti cospicui, tra cui 9,7 milioni per il Progetto GOL sull’occupazione lavorativa e 78,3 milioni per il Punto 5 del PNRR, la coesione e inclusione.
Come Fismic Confsal abbiamo accolto positivamente l’intenzionalità dell’incontro, poiché auspichiamo decreti l’inizio di un legame tra le istituzioni nazionali e quelle locali e può definire il cammino di crescita verso la Basilicata del futuro.
Sono ingenti le somme stanziate dal PNRR, un vero e proprio piano Marshall, che potrebbero eliminare finalmente il gap tra Nord e Sud e gli errori del passato, che guerra e pandemia hanno solo portato alla luce più velocemente, tra cui una politica spesso ideologica.
Riteniamo che adesso sia essenziale non perdere questo treno di possibilità e sosteniamo la necessità di un tavolo tecnico permanente in Regione, per non lasciar sfumare l’occasione.
L’augurio è che attraverso un utilizzo serio di queste rinnovate capacità economiche, si possa consegnare alle generazioni future una Basilicata migliore, a livello occupazionale sanitario e di infrastrutture”.