Cresce l’attesa per la cabina di regia sugli allentamenti delle misure anti Covid.
E’ in programma per oggi, infatti, il Consiglio dei ministri che licenzierà il nuovo decreto.
Il sottosegretario alla salute, Andrea Costa, ha annunciato:
“Sicuramente si toglierà il green pass all’aperto anche per le attività sportive.
Ci sarà anche la trasformazione del green pass da rafforzato a quello base in altre realtà.
Questo permette anche ai non vaccinati di poter riacquisire una serie di libertà compresse.
Ci avviamo gradualmente a un ritorno alla normalità e credo che sia ragionevole pensare che faremo un’estate senza restrizioni”.
Appare chiaro quindi che il green pass sarà progressivamente eliminato, anche se rimarrà almeno fino all’inizio dell’estate per determinati tipi di attività: si parte dai luoghi all’aperto per poi passare a quelli al chiuso.
Il primo step dovrebbe essere il 1° aprile quando la certificazione verde non sarà più necessaria, verosimilmente, per bar, ristoranti e altri locali all’aperto.
Si procederà poi con altri allentamenti, al punto che l’estate 2022 potrebbe essere la prima senza restrizioni da tre anni a questa parte:
“Dal primo maggio, ipotizza Today, ci sarebbe poi lo stop a qualunque tipo di green pass per l’accesso ai luoghi al chiuso, dai ristoranti ai cinema alle attività di vario tipo.
Lo stesso giorno potrebbe decadere anche l’obbligo di portare la Ffp2 per assistere ai concerti, mentre per smettere di indossare la mascherina sui mezzi bisognerà aspettare il mese di giugno.
Diverso il discorso delle vaccinazioni Covid obbligatorie per i lavoratori.
Si starebbe pensando di trasformare il super green pass per gli over 50 in una certificazione verde base.
Se così fosse, alle persone potrebbe quindi essere richiesto di esibire l’esito di un tampone negativo (antigenico ogni 2 giorni, molecolare ogni 2).
Il green pass sul lavoro potrebbe essere comunque esteso almeno fino al 15 giugno.
Quel giorno indica la fine dell’obbligo vaccinale per gli over 50, che resterà in vigore anche dopo la fine dello stato di emergenza.
In sintesi, dovrebbe andare così: abbandono totale, da subito, di tutte le certificazioni verdi per mangiare ai tavolini all’esterno di bar e ristoranti, per svolgere attività sportiva all’aria aperta, per sedersi a vedere un film, uno spettacolo, un concerto o una partita all’aperto.
Il certificato resisterà invece fino al primo maggio nei luoghi al chiuso, ma – dai trasporti pubblici, ai cinema, ai locali, agli hotel, ai musei, alle biblioteche – dovrebbe bastare quello base, ottenuto anche con il tampone, e non più quello rafforzato.
Il confronto però è ancora aperto, attività per attività, con particolare attenzione a quelle più a rischio assembramenti”.