Melfi, a distanza di un anno, piange ancora la scomparsa del noto imprenditore Vincenzo Mossucca.
Amato e stimato cittadino, ha vissuto intensamente, dedicandosi totalmente al lavoro e alla famiglia.
Cenzin’ (così lo chiamavano) era considerato in tutto il Vulture-Melfese un esempio di generosità, onestà, tenacia e integrità.
Vincenzo iniziò a costruire il suo futuro da giovanissimo, con i traslochi e i viaggi al Nord, diventando presto un punto di riferimento per i tanti emigrati che lì si erano stabiliti.
“Si era fatto da solo”, rimarcando come dal trasportare le prime cassette quando era poco più di un ragazzino sia riuscito a costruire un’attività che ora conta centinaia di mezzi e collaboratori, creata insieme ai suoi figli e supportata dalla sua cara moglie Pasqualina.
Aveva fame di vita, Cenzin’, per questo ha lottato come un leone per 30 giorni all’ospedale di Potenza prima di andarsene.
I suoi cari, tuttavia, hanno una consolazione: è stato accolto in paradiso dall’amatissimo nipote don Vincenzo, suo omonimo, strappato alla vita a causa di un incidente tre anni fa.
Questa sera alle ore 18:00 nella Chiesa di S. Antonio sarà celebrata la Messa in Suffragio in forma riservata ai soli familiari, nel rispetto delle norme di sicurezza.
Ci uniamo al dolore nuovamente al dolore della famiglia per questa straziante perdita.