A Melfi la storia di Bruno Neri, calciatore, intellettuale e comandante partigiano: i dettagli

“La storia di Bruno Neri è la vicenda esemplare di un giovane calciatore che cresce nell’Italia fascista, prende coscienza della dittatura tanto che quando smetterà di giocare sceglie la montagna  diventando un comandante partigiano che pagherà a caro prezzo la sua scelta di libertà venendo ucciso dai tedeschi  sull’appennino tosco-romagnolo il 10 luglio del 1944.

Ma è anche la storia di un altro modo di concepire lo sport fatto di valori che sono gli stessi che innervarono la sua scelta resistenziale. Quella di Bruno Neri è una storia che vale la pena di ricordare ai giovani sempre, ma in modo particolare in questo momento storico”.

Parole di Massimo Novelli, autore del libro “Bruno Neri, il calciatore partigianopresentato a Melfi, presso l’Aula Magna del locale liceo scientifico, che ha inaugurato il programma di eventi che l’Amministrazione comunale, la locale sezione dell’Anpi, l’Associazione e la Fondazione Nitti hanno organizzato per celebrare la 77esima Festa della Liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista.

La dirigente scolastica dell’IIS “Federico II di Svevia” , Elena Pappalardo, aprendo l’incontro rientrante nei caffè letterari dello stesso istituto,  ha affermato che:

nella logica  della rete territoriale tra enti, associazioni e istituzioni, anche oggi, la scuola ha colto l’occasione per sollecitare il pensiero critico dei suoi studenti e la costruzione di uno scenario ideologico verso cui tendere, conformando il proprio stile di vita ai principi etici di una comunità democratica sui quali essi devono necessariamente fondersi”.

 Ha detto il presidente del consiglio comunale di Melfi Vincenzo Destino:

 “La scuola avrà un ruolo centrale nelle manifestazioni che abbiamo organizzato per celebrare il 25 aprile 2022

In questo primo incontro, attraverso la figura di Bruno Neri, calciatore, intellettuale e comandante partigiano, abbiamo voluto favorire una riflessione tra gli studenti affinchè i valori di giustizia e libertà siano centrali nel loro percorso di vita”.

Ha affermato  il presidente del Toro club Melfi Gianluca Tartaglia:

 “Abbiamo scelto di presentare questo libro dal grande spessore valoriale in questo istituto  non solo perché esso si apre volentieri alla sollecitazioni della società civile, ma anche perché in esso operano dei docenti che, come noi, hanno una grande sensibilità verso questi temi, capiscono l’importanza di alimentare il ricordo di fatti  accaduti più di settanta anni fa e di tramandare alle nuove generazioni i grandi valori legati ad essi affinchè gli stessi siano salvaguardati”.

All’evento, coordinato dalle docenti Marilena Buonadonna e Maria Rosaria Monaco, hanno partecipato le classi  quarte ed hanno presenziato l’assessore Adriana Gallo, la presidente dell’Anpi di Melfi Anna Martino e una delegazione del locale Toro club che ha promosso l’iniziativa culturale.