L’Università della Calabria sarà sede dell’hub di uno degli 11 Ecosistemi dell’Innovazione finanziati in Italia dal Pnrr, con l’obiettivo di trasferire sul territorio competenze d’avanguardia e saperi d’eccellenza per favorirne lo sviluppo.
Il progetto è nato dalla collaborazione tra gli atenei statali delle due regioni e le sedi Cnr, con l’endorsement dei presidenti Occhiuto e Bardi e il coinvolgimento di un’ampia rete di soggetti pubblici e privati.
Nelle scorse ore è arrivata la valutazione del ministero dell’Università e della Ricerca, che lo ha promosso con un punteggio altissimo: il secondo migliore d’Italia.
A precedere la proposta calabro-lucana è, per un punto, solo quella arrivata dall’Emilia Romagna.
Seguono invece i progetti di Lombardia, Toscana, Piemonte, Lazio, Veneto.
Non solo: la proposta dell’Unical è al primo posto assoluto sia per quanto riguarda gli obiettivi e la qualità scientifica del programma di ricerca che – a pari merito con Bologna e Sassari – per l’impatto atteso sul territorio.
Quattro in tutto gli ecosistemi approvati al Sud: oltre a quello Calabria-Basilicata, hanno superato la valutazione Sardegna, Abruzzo-Marche-Umbria e Sicilia.
Ora si passa alla Fase 2 della procedura, con l’invio della proposta integrale, e alla negoziazione con la commissione ministeriale, per la definizione precisa del contributo, che potrà concedere fino a 120 Milioni di euro dei 137 di investimento complessivo.
Nell’ambito del progetto, che impegnerà oltre 850 docenti e ricercatori, sarà anche reclutato nuovo personale.
In particolare è prevista l’assunzione di 163 ricercatori a tempo determinato e l’attivazione di 113 posti di dottorato industriale.
Commenta il rettore dell’Unical Nicola Leone:
«Una proposta dedicata all’innovazione, che parte da Calabria e Basilicata, si colloca al top in Italia: un risultato straordinario, ottenuto grazie alla sinergia tra atenei e Cnr e all’importante sostegno dei presidenti di Regione, che ringrazio per la fiducia Conferma che al Sud le eccellenze non mancano e che, quando si fa squadra, si possono raggiungere traguardi eccezionali.
Sono particolarmente soddisfatto, perché è un progetto che punta allo sviluppo e all’innovazione del territorio e potrà avere un impatto concreto sulle nostre comunità”.
Coniugando le vocazioni del territorio con la sfida della transizione digitale e ambientale, la proposta presentata da Calabria e Basilicata – dal titolo Tech4You, Technologies for climate change adaptation and quality of life improvement – punta a invertire la rotta di due regioni storicamente in ritardo, intervenendo sulle emergenze, oggi aggravate dal cambiamento climatico, per:
- migliorare la qualità della vita dei cittadini,
- innovare il tessuto socioeconomico,
- creare occasioni di nuova occupazione,
- rafforzare la resilienza di un territorio fragile perché esposto a rischi naturali e antropici.
Tra gli ambiti di ricerca di Tech4You compaiono le energie pulite, l’agricoltura smart, la protezione del patrimonio culturale e dell’ambiente, la tutela della salute.
L’obiettivo è quello di costruire un modello di crescita economica sostenibile, che valorizzi le specificità di Calabria e Basilicata e le renda un punto di riferimento per il rilancio del Sud Italia, puntando molto su prevenzione, monitoraggio dei rischi, rivoluzione digitale.
Grande importanza è assegnata alle attività di trasferimento tecnologico e public engagement, quindi al processo che permette ai risultati di ricerca ottenuti nei laboratori universitari di ‘entrare’ nelle aziende, nella società, nella vita dei cittadini o di farsi direttamente impresa, con la nascita di startup e spin-off.
Oltre 6 Milioni di euro sono assegnati al trasferimento tecnologico.
Una quota del finanziamento, superiore a 22 Milioni di euro, sarà inoltre destinata ai bandi ‘a cascata’, ovvero gare aperte alla partecipazione delle pmi del territorio.
A coordinare il programma di ricerca è il professor Maurizio Muzzupappa, delegato del rettore Nicola Leone al trasferimento tecnologico, con la collaborazione dell’Area Ricerca, Innovazione e Impatto Sociale dell’Unical, che ha curato l’importante fase di redazione della proposta.
Le attività del progetto partiranno dal primo Luglio e dovranno concludersi entro 3 anni.