E’ questo lo stato della sanità lucana rappresentato in una nota da Chiara Gemma, eurodeputata del Sud e della Basilicata:
“I servizi sanitari lucani sono in una fase di grande difficoltà, la Regione non è in grado di trovare le soluzioni e i cittadini subiscono da molti mesi le conseguenze.
Il Covid non può continuare ad essere l’alibi della giunta regionale rispetto alle liste d’attesa e alla mancanza di personale per assicurare prestazioni sanitarie efficienti e in tempi rapidi.
Ancora più gravi i casi come quello dell’ospedale Crob di Rionero dove qualche giorno fa sono state chiuse le sale operatorie per mancanza di anestesisti.
La situazione è intollerabile, e sempre più spesso riceviamo segnalazioni da cittadini lucani che hanno problemi di salute e sopportano tempi lunghissimi per poter ottenere una visita, un esame specialistico o un intervento nelle strutture sanitarie lucane.
La Basilicata è una delle regioni italiane dove non vengono rispettati i tempi previsti dal Piano nazionale delle liste di attesa del 2019 (Pngla) e purtroppo, nonostante gli annunci dell’assessorato regionale alla Sanità, le difficoltà continuano, specialmente per i cittadini più deboli che hanno problemi economici.
Stando alle norme vigenti il Sistema sanitario nazionale dovrebbe garantire una prestazione urgente in 72 ore, entro 10 giorni se c’è il codice «breve», entro 30 giorni per una visita e 60 per un esame differibile.
In Basilicata questo non avviene e facendo riferimento alle informazioni che abbiamo la situazione non tende a migliorare.
La cosa grave è che il problema è diventato strutturale e i lucani accettano in silenzio i ritardi e le inefficienze.
Oppure, in alternativa, cercano soluzioni tramite l’amico in ospedale, rivolgendosi alle strutture private o, quando hanno le possibilità economiche, andando fuori regione.
La delega sulla sanità è la competenza territoriale più importante per una Regione e vale circa il 70% del bilancio regionale.
Quando si fallisce su questo si fallisce su tutto.
Per scongiurare tale eventualità è bene che il presidente Bardi e la sua giunta mettano al primo posto questa emergenza e utilizzino in modo oculato tutti gli strumenti finanziari e normativi nazionali e regionali, dal Pnrr all’aumento del fondo sanitario regionale.
A Bardi e all’assessore alla Sanità lucana diciamo che queste problematiche non si risolvono con le conferenze stampa, i piani teorici, o i proclami a media e lunga scadenza, ma con azioni e piani immediati e ponderati che siano in grado di dare risposte concrete in tempi rapidissimi.
A partire da un piano straordinario di assunzioni e di stabilizzazione del personale sanitario precario che possa riportare a pieno regime la funzionalità delle strutture ospedaliere e assistenziali lucane”.