“La scelta della Basilicata come luogo dove ospitare il primo focus nazionale degli Stati generali del Mediterraneo per la rigenerazione dei territori è un fatto di primaria importanza ma non è casuale.
La Basilicata, dove c’è la più grande riserva di idrocarburi offshore dell’Europa occidentale, si sta avviando verso nuovi percorsi energetici, mettendo in campo modelli di sviluppo”.
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Vito Bardi, aprendo la conferenza di presentazione degli Stati generali del Mediterraneo, organizzati dalla Camera Forense Ambientale, dall’Assoil School e da Remtech Expo.
L’iniziativa, ricca di eventi, di incontro e di dibattiti, si svolgerà a Viggiano, nell’area industriale, il 16, 17 e 18 Giugno.
Si tratta del primo di una serie di appuntamenti altamente specializzati, finalizzati a creare una rete di confronto tra il mondo delle istituzioni, delle imprese e della ricerca, per creare nuove strade finalizzate al recupero e alla rigenerazione delle aree industriali.
Nel ricordare l’accordo sottoscritto con il premier Draghi insieme ai governatori di Piemonte, Umbria, Friuli e Puglia per la realizzazione di progetti bandiera del Pnrr verso la transizione energetica e l’emancipazione dalle fonti fossili, il presidente Bardi ha aggiunto che:
“in Basilicata si sta dando il via a un nuovo corso che segnerà positivamente l’economia della regione, sempre più orientata su politiche di efficientamento energetico e sulla tutela ambientale.
Azioni che si ascrivono nella più complessiva programmazione in materia di transizione ecologica attraverso investimenti per la riduzione dell’impatto ambientale derivante da gas serra, mettendo in campo ulteriori incentivi per la costruzione di impianti per la produzione di energia alimentati da fotovoltaico, biomassa e geotermia oltre alla realizzazione di elettrolizzatori per la produzione di idrogeno semplice.
Tanti progetti che stiamo portando avanti al fine di far diventare la Basilicata un laboratorio di sperimentazione legata alle nuove tecnologie.
Anche le misure di compensazione ambientale previste nell’ambito degli accordi con le compagnie petrolifere che ci apprestiamo a firmare saranno dirette alla salvaguardia dell’ambiente e allo sviluppo del territorio”.
Gli Stati generali del Mediterraneo per la rigenerazione dei territori puntano a disegnare un percorso verso un’effettiva transizione ecologica, favorendo lo sviluppo economico compatibile con la tutela dell’ambiente, la crescita dell’occupazione, la valorizzazione delle risorse e la riduzione del consumo del suolo.
Dove rigenerare significa restituire il territorio alle comunità e aprire a nuove prospettive di sviluppo economico.
Bardi ha poi infine dichiarato:
“I temi energetici e ambientali sono al centro di una trasformazione rapidissima.
La crisi energetica che sta vivendo il pianeta, in particolare l’Europa, ci costringe a stabilire modalità e scenari assolutamente imprevisti.
Noi siamo la regione del fossile ma lavoriamo per superare il fossile.
Nell’era della transizione ecologica la Basilicata ci vuole stare a pieno titolo, avendo essa stessa, già nelle linee della sua programmazione comunitaria 2021-27, posto gli obiettivi strategici che vanno proprio nella direzione di recuperare i siti industriali, nella mitigazione dei rischi correlati all’ambiente naturale, nell’eliminazione dell’amianto dal territorio regionale, nell’efficientamento energetico e nel risparmio energetico, nella determinazione dell’ammodernamento delle reti.
Vogliamo lavorare per costruire percorsi che vadano in direzione dell’efficienza del risparmio energetico e, nello stesso tempo, verso nuove modalità di produzione dell’energia, prestando attenzione non solo al risparmio energetico ma anche alle emissioni e agli investimenti sulle fonti rinnovabili”.
All’incontro hanno preso parte:
- la presidente della Camera Forense Ambientale,
- il Ida leone Assoil School Pasquale Criscuolo,
- il General Manager RemTech Expo Silvia Paparella,
- il presidente Ispra Stefano Laporta,
- il Commissario Unico di Governo alla Bonifica delle Discariche Abusive Giuseppe Vadalà.