Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa Centro Studi Progetto Basilicata:
“Abbiamo concepito il centro studi Progetto Basilicata per mettere in rete Sindaci, Amministratori locali, Associazioni, Organizzazioni sindacali e datoriali in una virtuosa sinergia di pensiero e di azione sui grandi temi che coinvolgono la Basilicata, i territori, le persone.
È per questa ragione che intendiamo esprimerci anche sull’intesa per la riduzione del prezzo del Gas, comunicato dalla Giunta Regionale e dalle compagnie petrolifere.
Guardiamo con grande interesse ad ogni azione volta a conferire un beneficio economico e sociale a famiglie e imprese.
Evidenziamo, tuttavia, alcune evidenti criticità nel metodo e nel merito del provvedimento.
Intanto non ci convince l’assenza di un autentico metodo concertativo che vede fuori da ogni tavolo di programmazione Sindacati, organizzazioni datoriali, associazioni di consumatori e forze politiche di opposizione.
Le reali esigenze dei lucani si misurano attraverso il dialogo costante con chi li rappresenta.
Abbiamo la consapevolezza che stiamo discutendo di un’intesa di cui attendiamo la concreta attuazione, non sempre scontata visti i tanti annunci a cui non è stato dato seguito, anche in considerazione del rapporto fragile che questo esecutivo ha dimostrato nelle relazioni con le compagnie petrolifere.
La mancata concertazione a cui accennavamo ha prodotto una volontà di concedere un beneficio identico a realtà non sovrapponibili.
Non tutte le famiglie lucane vivono la stessa difficoltà economica e un provvedimento di questo tipo aiuta di più chi ha di più, cioè le famiglie che consumano di più.
In merito alle imprese, che chiedono sicuramente un abbassamento dei costi energetici ma anche fondi per lo sviluppo e per l’innovazione, meglio sarebbe stato verificare con chi le rappresenta la costruzione di un progetto di transizione ecologica autentico, che vedesse l’energia al centro del dibattito e le comunità energetiche quale orizzonte auspicabile.
Dalla legge Marzano in poi abbiamo molto discusso di sgravi per i lucani in questa materia ma poco di come rendere l’energia un autentico volano di sviluppo.
Per queste ragioni evidenziamo il rischio di un provvedimento monco, insufficiente, incompleto.
Auspichiamo infine che la concertazione mancata nella fase preliminare e ricercata vanamente dai Sindaci e dalle organizzazioni rappresentative del territorio lucano, trovi nella fase attuativa luoghi, modi e tempi per un concreto coinvolgimento”.