Nella mattinata del 6 luglio sarà presentato, presso il Palazzo di Città di Lavello, il programma delle attività di supporto agli Enti Locali sui cui territori si manifestino fenomeni di disagio abitativo connesso al lavoro agricolo per contrastare fenomeni illegali di sfruttamento e caporalato.
Le attività sono quelle previste dal progetto del Ministero del Lavoro, ANCI e “Cittalia”, denominato InCaS, che ha individuato nel territorio di Lavello uno dei 10 ambiti nazionali nei quali sperimentare nuove politiche integrate tese a favorire l’inclusione dei cittadini stranieri ed azioni contro il caporalato.
Sarà presente una task force della Fondazione CITTALIA che promuoverà il Piano Locale Multisettoriale, strumento di programmazione di medio-lungo periodo per elaborare azioni concrete tese a fornire risposte puntuali sul versante dell’accoglienza, integrazione e tutele dei diritti dei lavoratori stagionali stranieri.
L’assessore alle politiche sociali, Annalisa Di Giacomo, afferma:
“Il tema dell’immigrazione legato al caporalato e al disagio abitativo é un nodo atavico che che va sciolto attraverso la sinergia degli attori istituzionali e del privato sociale.
Per questo si tratta di un’occasione importante per la nostra città che ci permetterà di costruire policy incisive che possono rappresentare un modello da trasferire ad altri territori della nostra regione“.
Il territorio di Lavello è da tempo stato individuato dal Ministero del Lavoro e dalla Regione Basilicata quale destinatario insieme ad altri Comuni, di diversi interventi, tra i quali un investimento significativo per la realizzazione di una struttura da realizzarsi nella Borgata di Gaudiano per ospitare i lavoratori stranieri stagionali.
Questa iniziativa si inquadra e si aggiunge alle tante che coinvolgono la Città di Lavello (sede del Centro Provinciale per l’Impiego in agricoltura – ARLAB) nelle azioni concrete di accoglienza ed integrazione lavorativa.