La Fondazione Alessandra Bisceglia realizzerà nel corso del prossimo anno scolastico un progetto dal titolo “Ti racconto la malattia rara”, che coinvolgerà circa 500 alunni delle scuole che hanno aderito.
La ha ottenuto un contributo dalla Banca d’Italia per la realizzazione di un programma rivolto al mondo della scuola, che nasce dall’idea di “raccontare il valore della rarità e promuovere l’importanza dell’accoglienza e dell’inclusione”.
Ad annunciarlo, Raffaella Restaino, referente per i rapporti istituzionali di ViVa Ale e responsabile del progetto dal titolo “Ti racconto la Malattia Rara”.
Nello specifico si realizzerà nel corso dell’anno scolastico 2022-2023, un’azione di sensibilizzazione sul tema delle malattie rare rivolta agli alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria e prime e seconde della scuola secondaria di primo grado.
Spiega Restaino:
“L’obiettivo è quello di favorire una maggiore consapevolezza e informazione sulle malattie rare nei confronti dei pazienti, ma anche degli studenti, invitati in questo modo a favorire l’inclusione sociale di chi ne soffre”.
La peculiarità del progetto sta nel fatto che saranno alcuni pazienti dai 15 ai trent’anni, affiancati da psicologi e da altro personale esperto ad incontrare le classi selezionate, coinvolgendo gli studenti in attività di lettura, ascolto e comprensione di materiali sulle malattie rare.
Sottolinea la Restaino, responsabile del progetto:
“In questo modo i pazienti diventano protagonisti e sono messi al centro di un percorso di potenziamento delle proprie risorse e competenze personali, sociali e civiche”.
Per formare i futuri “facilitatori” è stato già avviato un ciclo di sei incontri (il 13 luglio si è svolto il terzo) tenuto da psicologhe che collaborano con ViVa Ale e da concludersi entro l’estate, in modo da far partire già settembre, nelle scuole contattate fra maggio e giugno che hanno aderito, il progetto “Ti racconto la Malattia Rara”.
Il percorso formativo coinvolgerà almeno 500 studenti di scuole di ogni ordine e grado.
Prosegue Restaino:
“Gli obiettivi del progetto sono i seguenti: promuovere la crescita individuale dei pazienti in termini di consapevolezza personale e del loro essere rispetto alla patologia e alla loro condizione di giovane portatore di una patologia rara;
Favorire la creazione di processi e percorsi inclusivi a partire dal contesto scolastico;
supportare processi di orientamento professionale in ambito psico-sanitario, al fine di promuovere una scelta formativa più consapevole;
divulgare temi legati alle malattie rare e alle malformazioni vascolari in particolare”.
Nell’ambito del progetto gli studenti saranno coinvolti nell’elaborazione di un lavoro finale sotto forma di favola per la scuola primaria e di video per la secondaria di primo grado: i più significativi saranno inseriti tra gli strumenti che la Fondazione utilizzerà nella propria attività di comunicazione.
Sarà previsto inoltre un incontro finale per la presentazione degli elaborati selezionati.