“È in vigore dal 27 luglio l’obbligo di comunicare all’Anac i dati sulle pari opportunità generazionali e di genere previste per gli appalti e le concessioni, sopra soglia e sotto soglia, che riguardano gli investimenti pubblici finanziati con le risorse del PNRR e del Piano nazionale per gli investimenti complementari“.
Lo rende noto la segretaria confederale della Cisl Basilicata, Luana Franchini, che specifica:
“Nelle candidature il primo dato da comunicare è la previsione nel bando di gara, nell’avviso o nell’invito dell’obbligo di assicurare, in caso di aggiudicazione del contratto, una quota pari ad almeno il 30 per cento delle assunzioni necessarie per l’esecuzione del contratto sia all’occupazione giovanile under 36 sia all’occupazione femminile.
Un altro dato che le stazioni appaltanti dovranno comunicare è se vengono utilizzati strumenti di conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro per i propri dipendenti o modalità innovative di organizzazione del lavoro.
Altra notizia positiva per l’incremento dell’occupazione meridionale è il via libera dell’Inps nella circolare 90/2022 alla fruizione della ‘Decontribuzione Sud’ per il secondo semestre 2022.
L’incentivo è stato introdotto dal Decreto Agosto 104/2020 a favore dei datori di lavoro privati, eccetto agricoli e domestici.
L’incentivo opera sui rapporti di lavoro attivi nelle regioni Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Sardegna e Sicilia, anche per i datori di lavoro con sede legale in altre regioni, ma con sede operativa e per i lavoratori occupati nelle aree agevolate.
A partire dal mese di luglio fino a dicembre i datori di lavoro del Mezzogiorno possono fruire sull’UniEmens dello sgravio del 30 per cento dei contributi a loro carico, esclusi i premi Inail, e ferma restando l’aliquota di computo per la pensione dei lavoratori.
Si tratta di una misura utile per l’occupazione e per contribuire ai maggiori costi energetici sopportati dai datori di lavoro a causa della crisi ucraina.
La legge Bilancio 2021 ha previsto lo sgravio contributivo del 30 per cento per gli anni 2021-2025″.
Questi strumenti si riveleranno particolarmente efficaci al Sud per favorire l’occupazione giovanile e femminile che costituisce il principale divario tra il mercato del lavoro del Nord e quello del Sud, e ricordiamo allontana l’Italia intera dal raggiungimento dell’obiettivo europeo di occupazione femminile al 60 per cento e di riduzione della disoccupazione giovanile e del fenomeno NEET”.