Melfi, Filomena Latocca: “Scelgo oggi di prendere le distanze da Forza Italia, dal mio partito”. Queste le motivazioni

Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato stampa della Coordinatrice di Forza Italia Filomena Latocca di Melfi.

Ecco quanto scrive:

“Esiste un tempo per agire e un tempo per fermarsi.

Questo è il tempo di fermarsi e riflettere.

La mia riflessione sulle posizioni assunte da Forza Italia inizia con la votazione del Presidente Mattarella e prosegue con la fiducia non rinnovata al Governo Draghi per poi completarsi con apparizioni di antenati sulla stampa locale.

In questi anni passati ho avuto il piacere di essere parte attiva di una bella scommessa.

Tutto nasce ufficialmente tra il 2016 e il 2017, pur essendo stata simpatizzante già dall’adolescenza.

Non c’è bisogno certo di un’ufficialità di un ruolo scritto su carta per credere in un’idea.

Non ho mai avuto la necessità di avere stellette.

Nelle idee infatti o ci credi o non ci credi..e io ci ho creduto.

Alle idee poi seguono i progetti e decidi di credere anche in quelli, finchè riscontri coerenza; quando però la coerenza viene meno, ti fermi e rifletti.

E di mancata coerenza in questi ultimi mesi, duole dirlo, ma Forza Italia ne ha avuta tanta.

E andiamo per ordine di episodi.

La celebrazione dell’apoteosi dell’incoerenza inizia proprio a Febbraio quando i massimi esponenti di Forza Italia dichiarano quotidianamente e fermamente ‘No Mattarella’, fanno finta di candidare la Casellati e poi, come per magia, votano Mattarella.

E a mio avviso era sicuramente la scelta migliore, ma non ho ancora capito il motivo per cui prima si dice una cosa e poi si fa l’esatto contrario.

Segue la vicenda del governo Draghi; il presidente Berlusconi nell’Ottobre 2021 dichiara in un’intervista:

‘sono stato io a volerlo in questo Governo’.

Ovviamente tutta Forza Italia si intesta la paternità del Governo Draghi; poi arriva il momento di votare la fiducia e si registra un’assordante astensione traducibile in una non volontà di assumere una posizione che è ancora peggio di un voto contrario.

E così si aprono le danze elettorali che danno spunto a fredde e lucide riflessioni di esponenti storici che abbandonano Forza Italia.

Gli abbandoni sono proseguiti nei giorni successivi e la strana logica di composizione delle liste di Forza Italia ha messo in riflessione ancora altri esponenti del partito come Marco Bestetti, responsabile nazionale di Forza Italia giovani che giustamente deluso rilascia dichiarazioni condivisibili.

E la vicenda Bestetti apre lo spazio per un’ulteriore riflessione che conduce sempre all’ennesima rilevazione di mancanza di coerenza.

Che partito è un partito che esalta i giovani, dice di volerli formare e poi li tiene fuori nei momenti più importanti?

Che futuro immagina per sé un partito che dice di volere giovani, bravi e competenti e poi li tiene in panchina e riporta in campo…gli antenati!

L’unica conclusione che ne traggo è quella di un partito che non vuole un futuro, ancorato al passato che è stato di gloria; una gloria che i giovani hanno conosciuto a metà e che chissà se mai conosceranno davvero visto che per la loro disinteressata passione non c’è posto nella politica forzista dalle logiche incomprensibili.

Nell’incomprensibile logica di composizione delle liste rientra poi la scelta di definire le candidature senza considerare le appartenenze territoriali.

Ed ecco che con le elezioni politiche il Veneto si sposta in Basilicata e l’Emilia Romagna si sposta in Veneto.

Ha ragione Vittorio Sgarbi quando dice che la Casellati passerà delle belle vacanze in Basilicata.

Per tutto questo è maturo dunque il tempo di assumere le distanze dal grande sogno Forza Italia e di riflettere.

La mia idea di politica è forse troppo romantica per essere realistica?

Probabile.

Al momento sul campo vedo solo calciatori e tifosi che si affannano a fare goal e, come giustamente ha dichiarato proprio Marco Bestetti, la politica non è una partita di pallone.

Almeno io la penso così!

Ed ecco che, seppur a malincuore, ma con serenità e con la coerenza che sempre mi caratterizza scelgo oggi di prendere le distanze da Forza Italia, dal mio partito che oggi però non più essere il mio partito per le troppe contraddizioni tra il dire e il fare che non posso più condividere.

E, sempre in virtù di quella coerenza, quando smetto di credere in un progetto preferisco farmi da parte; d’altronde finiscono anche le più grandi storie d’amore!

Restano ferme, ad ogni modo, la riconoscenza e l’affetto a chi, in questi anni, ha dedicato a me tempo e insegnamenti e mi ha dato fiducia”.