Forse non tutti sanno che in seno all’Arma dei Carabinieri esiste un’associazione che unisce i carabinieri che si sono congedati con onore, i familiari e chi, pur non avendo mai indossato la divisa, ne condivide fede, valori e principi.
L’Associazione Nazionale Carabinieri (in acronimo ANC) fu costituita a Milano il 1º Marzo del 1886.
Nel 1956 fu redatto lo statuto organico e nel 1957 il suo regolamento d’esecuzione che, con qualche variante, regola ancora l’associazione.
La sede centrale è situata a Roma.
Le linee guida sono quelle della solidarietà, assistenza morale, assistenza all’arma dei carabinieri, assistenza operativa qualora accompagnati da un carabiniere effettivo, servizi di vigilanza con autovetture d’appartenenza, in ausilio alle forze dell’ordine, creativa, ricreativa ed economica tra: carabinieri in congedo, in servizio, con le altre forze armate, le istituzioni e i cittadini.
La sezione di Melfi nasce in seguito alla tragica morte del Brig. Antonio Cezza M.A.V.M. alla cui memoria essa è intitolata.
Dopo un periodo di commissariamento, durato tre mesi e portato avanti, su incarico conferito dal Presidente Nazionale, Gen. C.A. (Ris.) Libero Lo Sardo, su proposta dell’Ispettore Regionale ANC per la Basilicata, Gen. D. (Ris.) Luigi Finelli, dal socio e coordinate provinciale Avv. Marcello Vona, finalmente oggi la sezione ha un nuovo Presidente: il Lgt. Rocco Fortunato, noto anche come il “Maresciallo Rocca” di Melfi.
Filianese d’origine, muove i primi passi nell’Arma a 17 anni.
Dopo vari trasferimenti – dalla Sicilia alla Liguria passando per la Toscana – nel 1985 arriva a Melfi dove, fino al congedo, comanda la locale Stazione dei Carabinieri in seno al Comando Compagnia.
Stimato e benvoluto da tutti, tanto da far parlare anche la carta stampata, ancora oggi è riconosciuto come uno dei pilastri che hanno dato lustro alla locale Arma dei Carabinieri.
Queste le prime commosse parole del nuovo Presidente.
“Porterò avanti il sodalizio mettendo al primo posto la memoria del compianto Brig. Cezza, con cui ho avuto l’onore di lavorare fino a quel tragico 17 luglio 1991.
Ringrazio l’Ispettore Regionale, sempre presente, e il Commissario straordinario che ha duramente lavorato questi mesi”.
Non resta che augurare al nuovo Presidente buon lavoro certi che, con la sua guida ed esperienza, saranno raggiunti numerosi e prestigiosi traguardi.