“Di tutti i comparti produttivi lucani, l’agricoltura è forse stata la più maltrattata durante questa consiliatura di centrodestra. Da sempre usata come scalpo da agitare davanti alle folle, simbolo dell’autarchia e della produzione italica ci si dimentica invece dell’essenza dell’agricoltura: innovazione, produzione, economia locale reale.
Resta, ad oggi, nuovamente un dipartimento acefalo, alla ricerca di una nuova identità”.
È il commento di Luciano Cillis, già deputato della commissione Agricoltura della Camera, a seguito delle dimissioni dell’assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata, Francesco Cupparo, indagato nell’inchiesta sulla sanità lucana che lo aveva costretto alla sospensione dalle cariche in virtù della Legge Severino.
Prosegue Cillis:
“La mancanza di governance nel comparto agricolo contraddistingue l’operato della Giunta Bardi.
Tutto ciò mentre il tempo nella clessidra del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza scorre inevitabilmente, portandosi con sé tutte le sue occasioni che potevano essere colte“.
L’unica mia speranza è che almeno l’apparato dirigente del dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata possa continuare per il bene di tutto il comparto primario, anche in modo acefalo”.