Oggi la Chiesa ricorda San Luca evangelista (in greco antico: Λουκάς, Loukás; Antiochia di Siria, 9 circa – Tebe, 93 circa) venerato come santo da tutte le Chiese cristiane che ne ammettono il culto, è tradizionalmente indicato come autore del Vangelo secondo Luca e degli Atti degli Apostoli, il terzo ed il quinto libro del Nuovo Testamento.
Per i cattolici è il santo patrono degli artisti, dei medici e dei notai.
Il suo emblema è il toro: l’attribuzione ha diverse interpretazioni e tradizioni; secondo San Girolamo e il vescovo Vittorino di Petovio (+304) si deve al fatto che nel suo Vangelo introduce come primo personaggio Zaccaria, padre del Battista.
Costui, essendo sacerdote del tempio, offriva sacrifici di tori.
Non si conosce tantissimo sulla vita di San Luca Evangelista che secondo la tradizione dovrebbe essere nato ad Antiochia di Siria nell’anno 9 dopo Cristo.
Come ricorda il sussidiario.net
“Le principali informazioni sulla sua vita e su tutto quello che ha fatto sono riprese dalle tradizioni del secolo successivo e da alcuni scritti religiosi che però molto studiosi hanno messo in discussione.
Si parla di Luca anche come di un medico dell’epoca ma non ci sono prove e documenti storici che dimostrino questi suoi studi, anche perché in tutte le sue scritture non appaiono dei tecnicismi che portano a pensare a ciò.
Detto questo è possibile evidenziare che San Luca è nato in una famiglia pagana nella quale esercitava la professione di medico e ha visto cambiare la sua vita nel momento in cui nella città di Antiochia ha fatto la conoscenza di Paolo di Tarso.
Luca affascinato dall’opera di evangelizzazione di Paolo decise di diventare discepolo degli Apostoli come del resto riporta lo stesso Paolo in alcune sue lettere.
È indiscutibile che San Luca possedeva una buona cultura perché riesce a parlare e scrivere in maniera fluente in greco ed aveva una conoscenza ottima della Bibbia.
Probabilmente la parte del Vangelo che gli viene attribuita, è stata scritta tra l’anno 70 e l’anno 80 dopo Cristo e peraltro dedicata ad un certo Teofilo di cui non si hanno conoscenze certe.
Anche in questo caso numerosi studiosi mettono in discussione il fatto che il Vangelo sia stato effettivamente scritto da San Luca e in generale che gli altri Vangelisti l’abbiano scritto ma che sono stati realizzati da altri scrittori che hanno messo a disposizione la loro arte.
Inoltre vengono evidenziate alcune inesattezze geografiche nel parlare della Palestina e nella narrazione del censimento.
A prescindere da queste questioni San Luca è stato un Evangelista che si è dimostrato molto attento alle esigenze dei più poveri e nel portare avanti l’opera di evangelizzazione.
Tra l’altro si tratta dell’unico Evangelista non gli origini ebree la cui morte è avvenuta nell’anno 93 a Tebe.
Secondo la tradizione soprattutto quanto indicato da San Girolamo, le ossa di San Luca sulla trasportate a Costantinopoli nella Basilica dei Santi Apostoli verso la metà del IV secolo per poi giungere a Padova dove tuttora si trovano nei pressi della basilica di Santa Giustina”.