Scrive la Fast e la sua confederazione Confsal:
“Ci stiamo occupando con solerzia da sempre, ma rafforzata negli ultimi anni con iniziative e interventi a livello istituzionale, per dare integrità alla rete dei Trasporti in tutta Italia.
È essenziale il riequilibrio infrastrutturale sapendo l’importanza e il supporto fondamentale che, anche attraverso la digitalizzazione e la transizione energetica, il sistema della mobilità multimodale, integrato e sostenibile procura alla coesione e all’accessibilità territoriale connettendo, di più e meglio, soprattutto le regioni in ritardo di sviluppo favorendone l’attrattività e la crescita socio-economica di queste aree e, nel contempo, dell’intero Paese.
La Puglia e la Basilicata sono tra le aree della Nazione che hanno particolarmente bisogno di tali attenzioni da parte di tutti i soggetti istituzionali e delle parti sociali, in primis dal sindacato”.
Afferma Pasquale Cataneo, responsabile Centro studi nazionale e, da poco, anche della struttura sindacale autonoma CONFSAL FAST di Puglia e Basilicata :
“A Roma si commissariano le opere e poi tolgono le risorse e non le si realizza! Dobbiamo segnalare che a volte, a livello istituzionale, si va in controtendenza, inspiegabilmente, agli indirizzi vigenti come sta accadendo ad esempio in Puglia e Basilicata:
1) per i lotti 2 e 3 della SS. 673 Tangenziale ovest di Foggia,
2) per il tratto San Basilio da km 44+500 a 52+600 della SS.100 Gioia del Colle,
3) per la messa in sicurezza di tratti saltuari tra i Km 0+000 e Km 48+131 SS 658 – 3° Stralcio A e riqualificazione SP Melfi con innesto SS655.
Queste opere hanno subito rimodulazioni per 140 mln€, la prima (2020-2022) che è anche commissariata, per 80 mln la seconda e per circa 60 mln€ la terza.
Nei giorni scorsi tale inique scelte sono state approvate dal Comitato di Sorveglianza del Piano Sviluppo e Coesione del MIMS, con la sola opposizione della Segreteria nazionale della CONFSAL-FAST, sulla rimodulazione per queste ed altre opere.
Eppure, come ampiamente illustrato nelle nostre osservazioni scritte al Comitato, tali strade come quello della SS. 16 Foggia-San Severo sono quelle che registrano, purtroppo da anni, i maggiori indici di mortalità, gravita e lesività dei sinistri veicolari in Puglia e Basilicata.”
Sembra che non si conosca a Roma ciò che si fa nelle regioni e viceversa.
Solleciteremo nei prossimi giorni le Prefetture per effettuare, dopo la penalizzante rimodulazione, incontri al più presto con le Regioni Puglia e Basilicata, le altre istituzioni, gli eletti nazionali e regionali, le parti sociali locali.
Aumentano, per le popolazioni e le imprese lucane e pugliesi, i mancati investimenti sulla sicurezza stradale con le più alte perdite in termini di vite umane e i maggiori costi di RC auto.
Inviteremo i rappresentanti delle Istituzioni e delle altre parti sociali a fare fronte comune per evitare nel futuro che a Roma, anche per la prossima programmazione F.S.C. 2021-2027 e per il PNRR, continuino queste palesi contraddizioni e le penalizzazioni territoriali.
Un Paese che, in particolare nel Mezzogiorno, commissaria le opere e poi toglie le risorse e non le realizza!”.