“A distanza di pochi giorni dalla manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil a Roma per rivendicare salute e sicurezza sul lavoro e per fermare la strage dei morti sul lavoro, l’aggiornamento dei dati Inail ai primi nove mesi dell’anno in corso sugli infortuni rafforza l’impegno unitario del sindacato”.
E’ il commento del segretario regionale della Uil Vincenzo Tortorelli riferendo che:
“secondo il rapporto Inail in Basilicata le denunce di infortuni sul lavoro da gennaio a settembre 2022 sono state 3.259 con un incremento del 9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (2.990).
In aumento anche le malattie professionali: 501, più 15,7% rispetto al 2021.
Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nei primi nove mesi del 2022, le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle malattie del sistema respiratorio.
Unico dato positivo è la diminuzione degli incidenti mortali: 7 quelli avvenuti nei primi 9 mesi dell’anno contro i 13 del 2021.
E’ la stessa Inail a metterci in guarda sul confronto tra i primi nove mesi del 2021 e del 2022 che potrebbe rivelarsi poco attendibile rispetto al trend che si delineerà nei prossimi mesi.
Per un’analisi più indicativa dell’andamento infortunistico, infatti, sarà necessario attendere un lasso di tempo maggiore, anche per tener conto di eventuali ritardi nelle denunce di infortunio, in particolare di quelle con esito mortale e da contagio da Covid-19.
La situazione in Basilicata è in linea con quella generale che nei primi nove mesi del 2022 registra, rispetto all’analogo periodo del 2021, un deciso aumento delle denunce di infortunio in complesso (dovuto in parte al più elevato numero di denunce di infortunio da Covid-19 e in parte alla crescita degli infortuni “tradizionali”, sia in occasione di lavoro che in itinere), un calo di quelle mortali (per il notevole minor peso delle morti da contagio, a cui si contrappone però il contestuale incremento dei decessi in itinere) e una crescita delle malattie professionali.
La Uil che ha promosso la campagna ‘Zero morti sul lavoro’ continuerà di intesa con Cgil e Cisl a realizzare iniziative su tutti i posti di lavoro rilanciando l’azione delle rappresentanze dei lavoratori per la sicurezza”.