Attivo nella Uoc di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva dell‘Irccs Crob il nuovo microscopio confocale per lo studio dei tumori cutanei e le neoformazioni pigmentate acquistato con delibera n°286.
Lo strumento, di ultimissima generazione, fa parte delle più innovative metodiche di diagnostica dermatologica non invasiva e consente di eseguire una valutazione diretta e in tempo reale, senza la necessità eseguire una biopsia cutanea che vada ad incidere la pelle.ù
L’osservazione della parte interessata avviene tramite una sonda che si appoggia direttamente sulla pelle e scannerizza immediatamente le lesioni cutanee.
La responsabile dell’ambulatorio di dermatologia oncologica del Crob, dott.ssa Caterina Manzella, spiega:
“La tecnica è ripetibile e indolore può essere effettuata in soggetti di qualsiasi età ed è priva di effetti collaterali.
I progressi tecnologici hanno portato ad importanti traguardi nel campo della diagnostica medica e la microscopia confocale insieme alla dermoscopia o epiluminescenza, detta anche mappatura dei nei, consente di diagnosticare precocemente e in soli 10 minuti i tumori della pelle“.
Il vantaggio è quello di intervenire solo se necessario e non in via preventiva in caso di sospetto tumore della cute, inoltre consente di decidere con maggior sicurezza quando togliere o meno un neo o una lesione sospetta, risparmiando i tessuti sani peri-neoplastici.
Spiega il direttore della Chirurgia Plastica del Crob, dott. Tommaso Fabrizio:
“L’acquisto del microscopio confocale si inserisce in un’ottica di sviluppo futuro della Skin Cancer Unit, ovvero, unità per il trattamento integrato delle neoplasie a localizzazione cutanea comprese quelle pigmentate, nell’Unità operativa complessa di Chirurgia Plastica del Crob.
Questo microscopio è l’unico presente sul territorio regionale ed è uno dei pochi presenti al Sud e grazie al suo utilizzo potremo fornire diagnosi sempre più precise per le neoplasie a localizzazione cutanea.
Il microscopio è operativo nell’ambulatorio di dermatologia oncologica, ma a breve verrà attivato un ambulatorio dedicato esclusivamente alle visite di microscopia confocale per la diagnosi e la prevenzione di neoplasie cutanee maligne come il melanoma, la lentigo maligna o i nevi melanocitari”.
L’assessore alla Salute e Politiche della Persona della Regione Basilicata, Francesco Fanelli, ha evidenziato con soddisfazione, l’importanza del globale rinnovamento tecnologico in corso all’interno dell’Istituto di Ricerca del Vulture:
“un obiettivo in costate accrescimento che porterà ad ulteriori miglioramenti nei servizi offerti dalla struttura che ogni anno effettua decine di migliaia di procedure diagnostiche, spesso salvavita; stare al passo con l’evoluzione tecnologica e di questa, dotare le nostre strutture sanitarie, è da considerarsi, insieme alla specializzazione dei medici e degli operatori sanitari, la via maestra per garantire a tutti i cittadini, l’accesso alle cure migliori, come previsto dalla Costituzione”.