Venosa è una perla rara del nord della Basilicata.
Come fosse una fonte rigogliosa, disseta l’intero Vulture-Melfese di musica e poesia, grazie ai suoi “figli” Carlo Gesualdo e Orazio, e lo inebria con il vino lucano per eccellenza, l’Aglianico.
Un vino dal colore rosso rubino intenso, con riflessi granati, profumo delicato di frutti neri maturi, sapore inconfondibile, sapido e armonico.
Un vino DOC che ha oltre 2000 anni di storia e che rappresenta il connubio perfetto tra la ricca ed equilibrata composizione del terreno di origine vulcanica (Vulture è appunto il vulcano sul cui suolo viene coltivato il vitigno che lo genera) e la fortunata esposizione climatica delle dolci colline di Venosa.
Un dono prezioso che ci ha fatto la natura e che una tra le più rinomate aziende vinicole del sud Italia, la Cantina di Venosa, ha saputo apprezzare e valorizzare.
Cantina di Venosa fu costituita nel 1957 da 27 soci promotori, divenuti con il tempo 400, grazie alla volontà, alla costanza e alla capacità di aggregazione di un gruppo affiatato di viticoltori, provenienti da tutto il Vulture-Melfese.
Ovviamente dietro c’è un notevole impegno: Cantina di Venosa ricopre una superficie di circa 800 ettari e dispone di impianti all’avanguardia, ben integrati a tecnica, amore, cura e rispetto per la tradizione.
L’azienda è attenta alle operazioni di vendemmia, alla selezione delle uve migliori, alle fasi di macerazione, fermentazione e affinamento.
Raffinatezza e delicatezza, sia nel gusto che nel profumo, contraddistinguono la sua uva, che riposa in carati di rovere, francesi e della Slavonia, per ottenere Aglianico di qualità eccellente a confermare il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata.
Non a caso, anche quest’anno, la Cantina di Venosa è entrata nella guida dei migliori vini italiani.
Stiamo parlando del volume “Vitae 2023”, realizzato dall’Associazione Italiana Sommelier (AIS), in cui sono riportate le migliori etichette, in rappresentanza di migliaia di cantine.
L’Associazione Italiana Sommelier ogni anno degusta i vini e ne individua uno per ogni regione, ovvero il top del top.
Il Carato Venusio, per quest’anno, è così salito tra i vini selezionati e, ovviamente, in rappresentanza della Basilicata.
Si tratta di un grandissimo riconoscimento, assegnato da un vero e proprio esercito di degustatori che hanno preso in analisi campioni provenienti da tutta la Penisola.
Non a caso, questo prezioso vino, rappresenta la punta di Diamante dell’Azienda.
Aglianico del Vulture Superiore DOCG, dal colore rosso rubino, intenso e vellutato, dal profumo delicato e dal sapore asciutto, è il perfetto compagno di piatti forti come arrosti e formaggi stagionati, che ne esaltano il gusto e lo confermano tra i vini rinomati prodotti nel Sud Italia.
Sandro Camilli (Presidente Nazionale AIS), Eugenio Tropeano Orsi (Presidente AIS Basilicata) e Daniele Scapicchio (Delegato Provinciale AIS Vulture, Alto Bradano) quest’anno hanno così consegnano a Cantina di Venosa il Premio “Gemme d’Italia” proprio per il vino CARATO VENUSIO.
A ricevere questo prestigioso premio, che l’Associazione Italiana Sommelier conferisce a chi ha contribuito a imprimere una svolta produttiva al territorio di origine, a chi rappresenta un modello di riferimento di indiscusso valore nella rispettiva zona e a chi ha riportato sotto i riflettori vitigni dimenticati, sono stati il Presidente di Cantina di Venosa Francesco Perillo, il Direttore Commerciale Antonio Teora e l’Enologo Donato Gentile.
“Le 100 Gemme del 2023”, sono i vini che hanno ottenuto i punteggi più elevati espressi in centesimi e che rappresentano un’accurata selezione tra l’eccellenza delle Quattro Viti.
I vini degustati in gara sono stati 30.000.
Nel calice, il Carato Venusio si presenta ben strutturato ed elegante, dal colore rosso rubino intenso con lievi riflessi granati, dal profumo delicato di viola essiccata, ribes, frutto nero maturo (mirtillo, mora), liquirizia.
Soddisfatto del riconoscimento ricevuto, ecco cosa ha dichiarato alla nostra Redazione il Presidente Perillo:
“Abbiamo ricevuto questo premio con orgoglio e rappresenta tutto quello che stiamo facendo negli ultimi 10 anni.
Un progetto condiviso con tutte le persone che lavorano con noi e che hanno creduto nella visione che ha avuto Cantina di Venosa nel Vulture e nel tutto il territorio.
Abbiamo portato una nuova visione e nuovi vini.
Siamo veri custodi del territorio.
Il premio di quest’anno rappresenta il lavoro di qualità che svolgiamo.
Con il nostro vino vogliamo donare il meglio di noi stessi.
Su un panorama di oltre 30.000 vini, essere tra i primi 100 è davvero fantastico.
Ci fa capire che il nostro lavoro rappresenta davvero tanto.
Raccontiamo sempre il nostro territorio, ci sentiamo ambasciatori della città e della Basilicata.
Grazie a tutti coloro che lavorano con noi e a tutti quelli che credono nel nostro progetto di alta qualità“.
Facciamo i complimenti alla Cantina di Venosa che continua a portare alto il nome del nostro Vulture in tutto il mondo grazie alla qualità dei suoi prodotti.