Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato stampa di Federpensionati Coldiretti di Basilicata.
Ecco quanto riportato:
“Una significativa e forte intesa per difendere e tutelare i diritti dei pensionati lucani in un momento assai difficile della vita della nostra regione.
E’ questo il messaggio che la Federpensionati Coldiretti di Basilicata lancia a tutte le associazioni di pensionati del lavoro dipendente ed autonomo operanti sul territorio regionale.
E’ trascorso quasi un anno dal 20 Gennaio scorso quando fu approvato il Piano Strategico Regionale che, stando alle affermazioni del presidente Bardi, doveva essere solo il momento di partenza per dare attuazione a tutti i programmi ma per le persone anziane, per le persone non autosufficienti, per i poveri, per difendere il potere di acquisto delle pensioni, per assicurare un invecchiamento attivo in tutte le sue declinazioni sociali già previsto da una legge regionale mai applicata o applicata male, non si intravedono provvedimenti.
A cominciare dalla riforma del sistema sanitario regionale, più vicino alle persone e alle comunità, per una sanità equa e solidale, per continuare con la riduzione dei tempi di attesa per visite mediche e screening, in particolare per malattie conclamate e per prevenzione; la creazione di poli sanitari di nazionale eccellenza; la realizzazione delle “Case della Salute”, già operanti in altre regioni; l’introduzione dell'”assegno di dignità” necessario per i familiari degli allettati affinché si prendano cura dei loro anziani direttamente presso la propria abitazione ed infine l’attivazione della Legge Regionale su ” l’invecchiamento attivo” per evitare di perdere la storia del nostro territorio.
La situazione diventa sempre più insostenibile per la nostra gente e soprattutto per i nostri pensionati che, in taluni casi, non riescono più a soddisfare le minime e vitali esigenze quotidiane.
A tutto ciò si aggiunge l’allarme povertà rilanciato dalla Caritas Basilicata, e il triste momento che tutti stiamo attraversando a causa della pandemia che non da tregua e della grave crisi energetica che sta mettendo in ginocchio tutti i settori produttivi.
Riteniamo pertanto che sia arrivato il momento in cui tutte le forze sociali della nostra Basilicata si siedano attorno ad un tavolo ed incomincino a programmare concretamente delle proposte da sottoporre alle forze politiche ed istituzionali della nostra Regione mirate a favorire misure di lungo respiro, che siano rispettose della vita e della socialità di ogni cittadino, che siano rispettose del territorio e della sua unicità, che servano per rilanciare – nella difficoltà – le tante specificità e le tante prerogative tipiche della nostra regione”.