“Mi candido per la segreteria.
Non mi sostengono potentati, ma la consapevolezza che è in gioco l’esistenza del Pd.
Con umiltà ci sarò perché in discussione questa volta è l’esistenza del partito.
Non pesano solo la sconfitta e i sondaggi, ma il non aver mai voluto discutere la perdita dei sei milioni di voti dal 2008 a oggi”.
Con queste queste Gianni Cuperlo, presidente della Fondazione dem e deputato, si propone come futuro leader del Partito democratico in un’intervista a Repubblica.
Il deputato Dem ha aggiunto:
“Vorrei aiutare il Pd a discutere nella chiarezza delle idee, fuori da trasformismi che hanno impoverito l’anima della sinistra.
Avrei voluto un congresso che non partisse dai nomi.
In questi anni abbiamo cambiato nove segretari e vissuto tre scissioni, forse dovremmo riflettere sul perché.
Stimo Stefano, Elly, Paola, solo penso che senza un confronto plurale e sincero i guasti di ora potrebbero riprodursi dopo”.