Una perturbazione atlantica, legata alla profonda struttura depressionaria centrata a sud dell’Islanda, interesserà la penisola italiana, determinando la formazione di un minimo secondario sulla pianura padana.
Essa determinerà precipitazioni diffuse su parte delle regioni occidentali e tirreniche centro-meridionali e una generale e significativa intensificazione dei venti.
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.
I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).
L’avviso prevede dalla serata di oggi, Domenica 8 Gennaio, venti forti o di burrasca dai quadranti meridionali su Toscana e Umbria, in estensione dalle prime ore di domani a Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania e Basilicata, specie su crinali appenninici.
Dalla mattinata i venti forti interesseranno dapprima la Toscana per poi estendersi a Sardegna, Valle d’Aosta, Piemonte, Puglia, Calabria e Sicilia.
Saranno possibili mareggiate lungo le coste esposte.
L’avviso prevede inoltre precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Liguria e Toscana, in progressiva estensione dalle prime ore di domani, Lunedì 9 Gennaio, a Lazio, Campania, Basilicata e Calabria, specie sui versanti tirrenici delle aree montuose.
I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.
Sulla base dei fenomeni meteo previsti, inoltre, è stata valutata per oggi, Lunedì 9 gennaio, allerta arancione su parte della Liguria.
Prevista inoltre allerta gialla su Toscana, Lazio, Campania, Calabria, Basilicata, Abruzzo, Umbria, parte di Marche, Sardegna, Puglia, Molise, Emilia-Romagna.