“Al Crob di Rionero in Vulture si verificano errori nella compilazione delle buste paga al personale“.
A lamentarsene è la quasi totalità dei lavoratori del polo oncologico della Basilicata, a denunciare l’incredibile disservizio Raffaele Libutti, responsabile territoriale della Fials-Consal il maggiore sindacato autonomo del comparto Sanità.
Spiega Libutti:
“Numerosi e di diversa natura gli errori commessi dall’amministrazione a danno dei lavoratori.
Può accadere a chi ha svolto lavoro straordinario di non trovare in busta paga la maggiorazione retributiva prevista dal contratto.
In altri casi, invece, le ore vengono soltanto indicate in busta paga ma senza il relativo corrispettivo economico.
Sicuramente sono sviste considerate di poco conto, visto che si può recuperare nei mesi successivi.
Può succedere anche che l’azienda ometta un vantaggio fiscale al quale il lavoratore ha diritto o ritardi nei rimborsi.
Il risultato di queste defaillance: i pellegrinaggi dei dipendenti che si recano all’ufficio preposto per chiedere spiegazioni o sporgere lamentele.
E’ evidente che nonostante sia stato previsto un incarico con valore economico di alta valorizzazione, per la gestione delle procedure stipendiali, al Crob continuano a verificarsi notevoli criticità sulla gestione delle procedure stesse.
Anche perché bisogna riconoscere che non tutti gli errori sono a danno dei lavoratori. Anzi.
Con le competenze stipendiali di dicembre sono stati liquidati gli arretrati contrattuali al personale del comparto sanità, nel rispetto degli accordi.
Però per un errore di calcolo sono stati attribuiti gli stessi arretrati contrattuali 2018-2022, anche al personale della ricerca, collocato in un altro contratto collettivo nazionale di lavoro.
Un’iniziativa lodevole e da apprezzare molto se si pensa che alcune Aziende Sanitarie non hanno ancora terminato i calcoli per corrispondere ai dipendenti del comparto sanità gli arretrati.
In questo periodo di caro bollette e con l’inflazione galoppante sicuramente la liquidazione di tali somme è stata una boccata di ossigeno per i ricercatori del Crob, professionisti che hanno il diritto a essere retribuiti il ‘giusto’, secondo quanto previsto dai Contratti di lavoro.
Non crediamo che la scelta dell’Azienda di elargire emolumenti non spettanti ai ricercatori sia stato un errore.
La Fials la recepisce come un segnale molto positivo nei confronti dei ricercatori che quotidianamente espletano importanti funzioni al Crob.
Spiacerebbe, adesso, se l’Azienda si affretti a recuperare le somme, che potrebbero invece essere intese come premio produzione per le attività espletate negli anni dai ricercatori senior e mai ottenute al Crob.
Aspettiamo fiduciosi”.