“La carenza di medici ha ormai assunto i contorni di una vera e propria emergenza sia nella nostra regione che in tutto il resto del Paese”.
Così una nota della segretaria regionale del Sindacato medici italiani (Smi) che ha chiesto “un incontro urgente con l’assessore lucano alla Salute, Francesco Fanelli, sulle condizioni dei Pronto Soccorso”.
Prosegue la nota:
“Secondo i dati della Simeu (Società italiana di medicina d’emergenza urgenza), aggiornati allo scorso Novembre 2022, nei Pronto Soccorso italiani mancano circa 4.200 medici.
Solo nei primi sei mesi dello scorso anno si sono dimessi 600 medici su scala nazionale, in media 100 al mese.
In questa condizione, garantire l’assistenza risulta impresa sempre più ardua, e ciò anche in considerazione del fatto che le richieste di aiuto al Pronto Soccorso sono aumentate (nel 2022, in media del 20% rispetto agli anni precedenti).
La nostra regione non è immune da queste problematiche.
Tutte le procedure concorsuali avviate negli ultimi anni non hanno sortito effetti significativi.
Ad oggi, in tutta la provincia di Potenza gli organici di Pronto Soccorso fanno registrare numeri veramente critici (12 su 24 al San Carlo di Potenza; cinque su nove a Lagonegro (PZ) e Melfi, sei su nove a Villa d’Agri e, percentuali analoghe si registrano anche nei Pronto Soccorso della Asm)”.
Anche nella nostra regione, quindi, il Pronto Soccorso è considerato un settore poco attrattivo per le professioniste e i professionisti della Sanità a causa della grande responsabilità e dell’impegno psico-fisico, di tempo e di lavoro richiesti.
Riteniamo utile chiedere di incontrare l’assessore per individuare e mettere in atto, al pari di altre Regioni, azioni finalizzate a dare anche in Basilicata maggiore riconoscimento a chi lavora nei Pronto Soccorso considerando la particolare natura di un lavoro che è diventato la prima linea di presa in carico dei cittadini che hanno gravi problemi di salute e non solo”.