Venerdì 20 Gennaio in occasione del 78° anniversario, l’Amministrazione Comunale di Lavello, le scuole, l’Anpi e altre realtà associative hanno commemorato il partigiano Mario Miscioscia, medaglia d’argento al valore militare.
Sulla sua tomba gli studenti hanno eseguito l’inno nazionale, deposto fiori e intonato canti della Resistenza.
Nato a Lavello il 3 Novembre 1922 da Francesco Antonio Miscioscia (18/02/1875) e Maria Donata Corbo (31/08/1884), aderì dopo al C.V.L. (Corpo Volontari della Libertà) e militò nelle Divisioni “S. Bonfante” e “F. Cascione” della Brigata Garibaldi ligure di Italo Calvino, dove si contraddistinse per le qualità umane e militari.
Cadde il 20 Gennaio 1945 combattendo con onore i nazifascisti presso Ubaghetta-lmperia.
Recita la motivazione della Medaglia d’Argento al Valor Militare alla Memoria: Ferito e immobilizzato al suolo, all’ufficiale fascista che gli proponeva le cure in cambio di informazioni disse:
“Finitemi qui, vicino i miei Compagni, preferisco la morte al disonore di venire con voi”.
Ieri mattina importanti momenti di riflessione e testimonianza per ribadire la difesa della Costituzione, vero baluardo dei valori di libertà e degli ideali antifascisti.
Hanno partecipato:
- i circoli comprensivi e l’Istituto “Solimene”,
- le istituzioni rappresentate dal sindaco Sabino Altobello,
- il parroco di San Mauro don Danilo e don Michele Cavallo per la pastorale sociale della legalità,
- Libera contro le mafie,
- oltre naturalmente all’Anpi.
La memoria costituisce uno strumento imprescindibile senza la quale i sacrifici di coloro che sono morti per la libertà sarebbe vano.
Ecco perché un’azione condivisa con le scuole consente di alimentare quel tessuto storico e sociale che dobbiamo trasmettere alle future generazioni.
Tra il Ministero dell’Istruzione e l’Anpi è stato firmato un protocollo d’intesa per offrire alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado un sostegno alla formazione storica, dalla documentazione, alla ricerca, per lo sviluppo di un modello di cittadinanza attiva.
Si tratta in sostanza di una serie di attività svolte sia all’interno che all’esterno delle scuole dove i nostri studenti non sono solo i sono i testimoni della storia, ma staffette del futuro.
L’evento di ieri, “Il fiore del partigiano”, rientra dunque nel protocollo d’intesa per il progetto denominato “Semi di Costituzione” e nel calendario degli eventi definiti per la Settimana della Memoria nel Comune lucano.