Le “vite parallele” di Carmine Crocco, il famigerato capo dei briganti, e del marchese Emilio Pallavicini di Priola, uno dei più brillanti militari del Risorgimento, generale dell’esercito sabaudo che riuscì a sconfiggere il leggendario fuorilegge di Rionero in Vulture dopo che per quattro anni aveva fatto vacillare il governo di Francesco II di Borbone, in esilio a Roma, e tremare le fondamenta del neonato Stato unitario.
Gli episodi, i luoghi, le battaglie e le leggende.
La guerra civile dell’Italia appena unificata, tra il primo esercito nazionale e l’ultimo dell’antico regime.
Lo scontro finale e il sorprendente epilogo.
C’è un bel pezzo di storia patria nell’ultimo saggio del professor Carmine Pinto dal titolo “Il brigante e il generale. La guerra di Carmine Crocco e Emilio Pallavicini di Priola” (editori Laterza).
Su iniziativa della Pro Loco di Genzano di Lucania e dell’Unpli sarà presento sabato 28 gennaio, alle ore 17:00, nella sala Benedetto XVI della Parrocchia di San Michele Arcangelo.
All’incontro con l’autore, moderato dallo scrittore e giornalista Gianrocco Guerriero, interverranno:
- il Maestro e Direttore d’Orchestra Pasquale Menchise, in qualità di referente della Pro Loco di Genzano e dell’Unpli nazionale;
- Vito Sabia presidente regionale Unpli Basilicata;
- Giovanni Genovese ricercatore e autore di storia locale;
- Vincenzo Guglielmucci, cultore e autore di storia locale.
Evidenzia Pasquale Menchise, punto di riferimento della Pro Loco di Genzano di Lucania e dell’Unpli nazionale:
“Siamo onorati di ospitare a Genzano questo incontro di alto profilo culturale che sicuramente attirerà in tanti al richiamo di un’interessante pagina di storia che, ancora oggi, non smette di suscitare emozioni e dividere.
Abbiamo fortemente voluto questo appuntamento, tra le varie attività culturali e tanti i momenti di riflessione e di socializzazione a cura della locale Pro Loco di Genzano, nell’ambito di un sempre più coinvolgente e articolato programma di iniziative, d’intesa con l’Unpli”.
Così Vincenzo Guglielmucci, cultore e autore di storia locale:
“Lo scontro che infiammò il Vulture-melfese e andò in scena sulle rive dell’Ofanto nella narrazione che ci regala il professor Pinto pone in evidenza la capacità di saper ancora destare e colpire l’attenzione.
C’è un rinnovato interesse, voglia di conoscenza di quel particolare periodo storico e dei suoi protagonisti.
Nonostante sia passato un secolo e mezzo da quelle vicende c’è ancora curiosità e grande interesse per questo pezzo di storia patria che, da così vicino, ha interessato il nostro territorio.
Siamo molto lieti di aver coinvolto il professor Pinto che ha accettato il nostro invito di venire a incontrare nuovamente la nostra comunità”.
Nato a Padula nel 1972, Carmine Pinto è professore ordinario di Storia contemporanea all’Università degli Studi di Salerno, di cui dirige la collana editoriale e coordina il Dottorato in Studi internazionali-storici e letterari. Non sarà a Genzano per la prima volta.
Fu già invitato nel 2021 per presentare il precedente volume “La guerra per il Mezzogiorno. Italiani, borbonici e briganti. 1860-1870” (Roma-Bari, Laterza, 2019) che ha ottenuto molti riconoscimenti, tra cui il Premio letterario Basilicata.
Pinto è tra i maggiori esperti di storia politica dell’Italia repubblicana, delle guerre e dei conflitti nella formazione degli stati nazionali mediterranei e latino americani nel XIX secolo.
Un intenso lavoro di ricerca il suo, incentrato in particolare sulla storia del Mezzogiorno d’Italia, i temi dei Risorgimento e il brigantaggio postunitario.
Di seguito la locandina con i dettagli dell’iniziativa.