Si è concluso il vertice presso il MiMIT tra Governo, Gruppo Stellantis e Organizzazioni Sindacali.
“II primo passo per difendere l’industria dell’auto in Italia è spendere nel migliore dei modi le risorse che sono state stanziate lo scorso anno, anche grazie alle pressioni sindacali, e che ancora non sono state impegnate.
Ma per fare ciò il confronto dovrebbe essere continuativo e non sporadico come sta avvenendo, insediando da una parte un tavolo di settore funzionale e dall’altro articolando la discussione con Stellantis e Il Governo stabilimento per stabilimento.” Lo dichiarano Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, e Gianluca Ficco, segretario nazionale della Uilm responsabile del settore auto, al termine dell’incontro con Stellantis convocato e presieduto dal Ministro Adolfo Urso.
Riferiscono Palombella e Ficco:
“Il Ministro Urso ha ricordato che lo scorso anno è stato creato un fondo pluriennale automotive per il periodo 2022-2030 di 8.7 miliardi di euro: di questi 2.7 miliardi sono stati già oggetto di programmazione di spesa per il 2022-2024.
Stellantis in particolare ha beneficiato di 4 accordi di sviluppo e 5 accordi di innovazione.
Stellantis ha invece riepilogato la situazione delle fabbriche italiane:
- a Melfi è avviato il piano per la nuova piattaforma che dal 2024 porterà a 4 modelli completamente elettrici, con una linea di assemblaggio delle batterie;
- a Termoli sta partendo la gigafactory con la joint venture ACC;
- a Pratola Serra dal 2024 si espanderà la produzione di motori per veicoli commerciali;
- ad Atessa si conferma la piattaforma del Ducato, che si gioverà anche degli accordi con Opel e con Toyota;
- a Pomigliano a fine 2022 è arrivato il nuovo modello Tonale, oltre alla Panda che continua ad avere buone vendite grazie soprattutto alla versione ibrida;
- a Cassino, in aggiunta alle vetture Alfa già allocate, è stata avviata la produzione della Maserati Grecale, la cui gamma sarà completata con la variante elettrificata entro fino anno;
- a Modena è stata allocata la ‘supercar’ MC20, di cui è stata annunciata la versione spider;
- a Cento è in corso una riorganizzazione con focalizzazione sui motori industriali e marini;
- a Mirafiori sono state concentrate le produzioni torinesi e saranno lanciate le gamme elettriche delle Maserati, mentre la 500 elettrica continua a crescere, inoltre sono stati annunciati nuovi investimenti sulle trasmissioni e sulla economia circolare.
Ma Stellantis ha molto insistito sul fatto che le tecnologie elettriche comportano maggiori costi di circa il 50% e dunque ha sottolineato l’esigenza da una parte di incentivi alla domanda e dall’altra di azioni di recupero di competitività.
A Stellantis chiediamo di procedere con tutti i lanci programmati fino alla completa saturazione delle fabbriche e di assegnare nuove missioni produttive a quegli stabilimenti che sono legati al motore endotermico e che ancora non conoscono il loro futuro.
Al Governo chiediamo invece di sostenere gli investimenti necessari ad accompagnare la transizione all’elettrico non solo in Stellantis, ma nelle numerose imprese della componentistica che stanno già stanno soffrendo moltissimo.”
Per il Segretario nazionale della Fim Cisl Ferdinando Uliano, l’incontro ha segnato dei passi in avanti sulla fase di implementazione per gli impegni assunti nel corso del 2022 da parte del Gruppo Stellantis su alcuni stabilimenti italiani, nel dettaglio: Melfi; dove sarà sviluppata la nuova piattaforma BEV STLA medium.
Confermata anche l’avvio della produzione dei 4 modelli multibrand del Gruppo e rinnovate le attuali produzioni Jeep con le versioni plug-in e ibride.
Ecco quanto riportato in un comunicato di Fim-Cisl:
“Come Fim abbiamo chiesto la necessità di comprendere l’intreccio con le attuali produzioni presenti nel sito lucano, quali rimarranno e soprattutto garanzie e gli impatti sull’indotto.
Sulla giga factory di Termoli, Stellantis ha confermato la fase di implementazione, è stato notificato il progetto in Europa e si è in attesa la ratifica entro il primo trimestre con la costruzione della terza giga factory di batterie in Europa del Gruppo.
Pratola Serra (Av) viene confermato come unico stabilimento per la produzione del motore 2.2 per tutti i veicoli commerciali del Gruppo.
Ci è stato comunicato che assemblaggio partirà dal 2024.
Sevel (Ch) viene confermato nel suo ruolo di leadership nella BU dei veicoli commerciali del Gruppo, con il nuovo sviluppo del veicolo x250 Ducato, carrozzato anche nelle altre versioni di PSA e l’ampliamento dell’accordo con Toyota e Opel che darà un contribuito aggiuntivo.
A Pomigliano è partita la produzione dell’Alfa Tonale con implementazione del secondo turno dal 2023, viene confermata la produzione della Panda che nella versione ibrida sta dando risultanti importanti in termini di volumi.
Cassino, partita la produzione del Grecale Maserati che sarà completato con la versione elettrica “Folgore” entro l’anno in corso come annunciato si procederà al rinnovamento delle Alfa Romeo.
Lo stabilimento di Cassino diventerà l’hub nella produzione dei SUV Premium.
Questa è una comunicazione particolarmente importante per lo stabilimento laziale, ci aspettiamo abbia una sua concretizzazione nei prossimi mesi con nuove assegnazioni.
Il sito di Modena rafforza la presenza della MC20 con la sua nuova versione Spider e con l’investimento nella nuova verniciatura “fuori serie” (con sui si assorbono alcuni lavoratori in esubero a Cento).
Il sito di Cento (Fe) sarà focalizzato sulla costruzione BU dei motori industriali e marini, che in parte hanno garantito la realtà industriale centese.
Chiediamo a Stellantis uno sforzo maggiore per consolidare ulteriormente la presenza industriale.
A Torino annunciata la partenza delle produzioni di Maserati Gran Cabrio e Gran turismo già dall’inizio del 2024.
Attualmente si sta procedendo allo sviluppo della Maserati Quattroporte.
La continua crescita della 500e da buone prospettive circa i livelli produttivi.
Viene confermato il ruolo degli Enti Centrali, come uno dei quattro centri di ricerca del Gruppo, che avranno un ruolo particolare nello sviluppo delle vetture prodotte nel nostro Paese.
Vengono confermate le iniziative su economia circolare e trasmissioni per veicoli ibridi e elettrici.
Il Gruppo ha ribadito sia la necessità di intervenire sui temi del sostegno degli incentivi per le auto ecologiche sia sulle preoccupazioni per gli impatti sui motori euro 7, chiedendo al Governo un intervento a livello europeo per evitare che i costi gravino sugli stabilimenti.
Come Fim-Cisl abbiamo chiesto che vengano orientati a sostegno delle produzioni italiane a partire da 500 bev, Jeep Compass, Renegade e Panda.
Stellantis ha sottolineato l’importanza di continuare ad investire sulle infrastrutture per la rete di ricarica e infine di sostenere le aziende che fanno investimenti per autoprodurre energia elettrica per poter abbattere i costi.
Per la Fim è stato un primo incontro positivo con il nuovo Governo, un’occasione per verificare lo stato di avanzamento del piano industriale del gruppo Stellantis, e un passaggio importante perché in un contesto di forte cambiamento come quello che stiamo vivendo non c’è nulla di scontato.
Abbiamo quindi accolto positivamente la comunicazione e la conferma della partenza della produzione degli stabilimenti, in particolare nello stabilimento di Melfi delle produzioni dei quattro modelli multibrand e medium che entreranno in produzione nel 2024.
Per noi fondamentale per attutire il peso degli ammortizzatori sociali, in particolare per quanto riguarda l’integrazione con i tre modelli attualmente in produzione nel sito.
Abbiamo chiesto un impegno al gruppo Stellantis per quanto riguarda l’indotto.
Da quest’ultimo punto ci aspettiamo che il Governo, da noi sollecitato dia una risposta positiva in tal senso, perché il comprensorio di Melfi è particolarmente delicato perché e costruito solo in funzione del sito Stellantis e quindi l’indotto ha un peso per noi significativo.
La conferma dell’investimento nella giga factory di Termoli è importante, soprattutto la comunicazione che da parte del Gruppo è già stata presentata l’istanza all’Unione Europea e quindi entro il primo trimestre di quest’anno ci aspettano l’autorizzazione, Termoli sarà una delle tre giga factory del Gruppo nel nostro continente.
Importante anche la comunicazione per quanto riguarda le autovetture di Mirafiori che riguardano la partenza della produzione di GranCabrio e GranTurismo e le nuove Maserati già da inizio 2024.
Bene la conferma dell’investimento su progetto per l’economia circolare sullo stabilimento di Mirafiori e la partenza e delle produzioni per quanto riguarda le trasformazioni ibride ed elettriche sempre nel comprensorio di Mirafiori.
Positiva anche la conferma della BU sui veicoli commerciali in Sevel, insieme alla notizia, anche se deve ancora essere concretizzata, che lo stabilimento di Cassino, quello più in sofferenza del Gruppo in termini volumi, oltre la partita legata alla partenza della Grecale e delle due Alfa Romeo che verranno rinnovate, diventerà centrale nel segmento SUV e Premium.
Positiva anche la conferma della ruolo strategico degli Enti Centrali per lo sviluppo delle autovetture che saranno prodotte nel nostro Paese.
Resta per noi fondamentale anche affrontare la questione degli incentivi.
Il Gruppo ha fatto presente che oggi questi non sono orientati rispetto al cambiamento sull’elettrico, per quanto ci riguarda serve maggiore attenzione da parte del Governo soprattutto indirizzandoli alle produzioni italiane .
Altro elemento che ci preoccupa riguarda i motori l’Euro 7, l’imposizione che vengono a livello europeo su queste motorizzazioni rischiano di mettere in pericolo alcune produzioni italiane.
Confidiamo su queste partite nell’impegno preso da ministro Urso”.