“Il 24 febbraio del 1992 nasceva il Servizio Nazionale di Protezione Civile, già durante gli anni ’70 a seguito del terremoto in Friuli Venezia Giulia e soprattutto durante le fasi più critiche del sisma in Basilicata ed Irpinia del 1980 si era palesata la necessità di un organo che potesse gestire l’emergenza a 360 gradi.
E non a caso proprio Giuseppe Zamberletti, che ha legato alla Basilicata un capitolo importantissimo della sua esistenza, è ritenuto il padre della moderna Protezione Civile, un mix di prevenzione e gestione delle strutture operative”.
Lo afferma il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale della Basilicata Tommaso Coviello.
Prosegue Coviello:
“La Legge numero 225 riassume all’articolo 1 il senso più profondo di uomini e donne a servizio di chi è in difficoltà ovvero ‘tutelare l’integrità della vita, gli insediamenti e l’ambiente a seguito di calamità naturali e catastrofi’.
Dalla pandemia ad Ischia, passando per l’Abruzzo e Amatrice, nel supporto ai grandi eventi oppure ancora fuori dai confini nazionali a seguito del recente sisma in Turchia e Siria in virtù del meccanismo unionale ne apprezziamo i sacrifici in ogni situazione.
La struttura di Protezione Civile ad oggi è un sistema coordinato al quale concorre il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, le Forze Armate, la Croce Rossa, il Soccorso Alpino, le amministrazioni dello Stato, le Regioni, le Province, i Comuni e gli altri enti locali, la comunità scientifica, gli ordini e i collegi professionali.
Un ringraziamento a tutti gli attori coinvolti per tre decenni di dedizione e professionalità e una riflessione particolare è necessaria rivolgerla ai preziosi volontari, capitale umano a servizio del prossimo“.