“Le 1330 nuove iscrizioni a fronte di 1340 cessazioni, con un saldo negativo di 10 unità, relative al tasso di natalità e mortalità delle aziende in Basilicata nel primo trimestre del 2017, confermano che il tessuto produttivo lucano fa fatica a vedere la luce in fondo al tunnel della crisi”.
A sostenerlo è Michele Napoli, Presidente del Gruppo Consiliare Forza Italia della regione Basilicata, il quale nel commentare i recentissimi dati di Unioncamere sulla demografia delle aziende aggiunge:
“Occorre fare molto di più per supportare la voglia di fare impresa presente nella società lucana, bisogna adottare policy in grado di risolvere i veri fattori di ostacolo alla nascita di nuove imprese: dalla stretta creditizia al gap di infrastrutture materiali ed immateriali, dai maggiori investimenti in ricerca e sviluppo all’incremento di innovazione tecnologica con l’obiettivo di favorire la competitività delle nostre imprese nella attuale dimensione globale del commercio e degli scambi”.
Particolarmente preoccupante per Napoli la condizione delle imprese artigiane che, sempre nei primi tre mesi del 2017, fanno registrare in Basilicata un saldo demografico negativo di ben 110 unità, frutto di 147 nuove iscrizioni e 257 cessazioni, con un tasso di crescita negativo (meno 1,04%) e più severo di quello medio nazionale (meno 0,82%).
Dati che a dire dell’esponente azzurro:
“Testimoniano come le prospettive siano poco rosee per un comparto, l’artigianato, che rappresenta l’essenza del made in Basilicata, in grado di combinare tradizione, estro ed innovazione e che ha senz’altro le potenzialità giuste per rendere il nostro territorio competitivo ed attrattivo nel mondo.
Non deve sfuggire che l’artigianato sia il settore che meno beneficia, rispetto ad altri, degli interventi di riduzione della pressione fiscale disposti dal Governo nazionale in tema di IRES o di mancato calcolo della forza lavoro ai fini della determinazione dell’aliquota IRAP di qui la necessità di una attenzione particolare da parte del governo regionale”.