In occasione della “Giornata Internazionale della Donna” Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata si illuminerà di rosa e offrirà alle sue pazienti consulti gratuiti di oncosessuologia.
Dalle ore 09.00 alle ore 16.00 di mercoledì 8 Marzo le donne in visita al Crob potranno, spontaneamente e senza prenotazione, recarsi nei due ambulatori attivi che si trovano al piano terra (ambulatorio di ginecologia o ambulatorio di psiconcologia).
Un invito a superare tabù e paure per dialogare e confrontarsi con gli specialisti del Crob sulle tematiche del benessere sessuale e i disturbi della menopausa, spesso indotta dai trattamenti.
L’attenzione per l’8 marzo al Crob non sarà dunque su uno specifico tumore, ma sull’insieme delle problematiche femminili che i tumori e le terapie, possono causare.
L’obiettivo è quello di prendersi cura della salute donna nella sua interezza- psiche e soma (corpo) offrendo una presa in carico a tutto tondo.
Così l’assessore alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli:
“Il benessere dell’individuo non è solo ed esclusivamente rivolto a mantenere in forma il proprio fisico, ma esso riguarda anche la percezione del proprio corpo specialmente in un momento difficile come quello che ci si trova a dover affrontare quando si combatte una patologia neoplastica.
Il nostro Istituto Regionale di Ricovero e Cura a Carattere scientifico continua a confermarsi, anche attraverso questa lodevole iniziativa, un punto di riferimento per i pazienti oncologici, in grado di fornire attenzione e risposte integrate, volte a migliorare la qualità della vita dei pazienti coinvolti, attraverso i propri medici e specialisti, per affrontare difficoltà spesso taciute o ritenute secondarie ma che rappresentano una fetta importante nel percorso riabilitativo del paziente”.
Il Commissario Straordinario Crob unitamente a tutto il team del Crob afferma:
“Bisogna considerare come parte integrante delle cure oncologiche anche la gestione del proprio corpo e di conseguenza la salvaguardia della propria femminilità e sessualità, così come il desiderio di maternità o il reinserimento nella dimensione sociale e affettiva”.
Sostiene la dr.ssa Francesca Sanseverino del Crob:
“Alcuni effetti collaterali dei trattamenti, potrebbero essere una criticità nel percorso di guarigione.
Per superarli è necessario che le donne siano consapevoli dei servizi a loro supporto attivi presso l’Irccs Crob e dunque facciamo appello alla forza inesauribile delle donne affinché divengano parte attiva e propositiva nel confronto con tutto il ventaglio degli specialisti (medico, chirurgo, oncologo, psicologo) chiedendo supporto anche e soprattutto riguardo ai problemi della sfera intima poiché parte irrinunciabile della vita affettiva dell’essere umano”.
A simboleggiare l’impegno quotidiano dell’Irccs Crob al fianco delle donne, al tramonto dell’8 marzo la facciata dell’Istituto sarà straordinariamente illuminata di rosa per focalizzare l’attenzione sull’importanza della tematica.