“A soli due mesi dalla scadenza siamo riusciti a rinnovare con CNHI, Ferrari, Iveco e Stellantis il Contratto collettivo specifico di Lavoro, garantendo una tempestiva tutela salariale ai lavoratori e la doverosa continuità ad un sistema di relazioni industriali che è nato nel 2010 come contratto Fiat e che in questi anni ha protetto i lavoratori dell’industria dell’auto anche nei momenti più difficili.
L’accordo raggiunge gli scopi che ci eravamo prefissati sin dalla presentazione della nostra piattaforma rivendicativa nella salvaguardia del potere di acquisto e apporta alcuni miglioranti anche nella parte normativa.
Ciò è stato possibile grazie ad un sistema di relazioni sindacali improntato al dialogo, che si è andato rafforzando dinanzi alle sfide anche degli ultimi anni”.
Lo dichiarano Rocco Palombella, segretario generale Uilm, e Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore automotive, all’atto della firma avvenuta oggi a Torino a conclusione di una trattativa iniziata a ottobre 2022.
Spiegano Palombella e Ficco:
“La parte così detta economica è stata rinnovata per il biennio 2023-2024, mentre la parte normativa per l’intero quadriennio, dunque fino a fine 2026.
La paga base avrà un incremento del 6,5% a partire dalla prossima busta paga di marzo e poi un ulteriore incremento del 4,5% a partire da gennaio 2024.
Adoperando come esempio i livelli intermedi, il terzo gruppo professionale (ex V livello metalmeccanico) di CNHI, Iveco e Ferrari avrà un aumento di 214,27 euro, di cui 123,33 subito e 90,93 il prossimo anno, mentre la seconda area professionale di Stellantis (ex IV e V livelli metalmeccanici accorpati) avrà un aumento di 206,86 euro, di cui 119,07 subito e 87,79 il prossimo anno.
A questo si aggiunge un pagamento di 600 euro una tantum, di cui 200 ad aprile, 200 a luglio e 200 euro sotto forma di welfare a maggio.
Anche l’indennità di funzioni direttive è incrementata di circa il 10%; in Ferrari la medesima rivalutazione viene applicata alla Quota mansione.
Sono stati aggiornati e incrementati di oltre il 30% nella cifra teorica disponibile anche i premi annui variabili, oramai nettamente differenziati per ciascun gruppo imprenditoriale firmatario del CCSL.
In Stellantis si adotterà il sistema così detto del profit sharing, che similmente a quanto già fatto in altri paesi europei collega fortemente il premio alla redditività aziendale e porta l’erogazione massima dallo 8,7% al 10,5% della paga base annua.
In CNHI e in Iveco si conferma invece il premio sperimentale pattuito lo scorso anno, con piccole modifiche sugli obiettivi e con una erogazione massima che passa dallo 8,7% al 10,35% della paga base annua.
Entrambi i sistemi premiali saranno oggetto di monitoraggio periodico e di verifica negoziale fra due anni; viene in ogni caso confermato l’incentivo di produttività pari a 0,84% euro medi orari.
In Ferrari infine continua a vigere il premio specifico pattuito a livello territoriale.
La parte così detta normativa del CCSL contiene altre novità positive per i lavoratori, quali:
- una disciplina più equilibrata dei recuperi produttivi;
- l’analisi dei quasi infortuni e la sperimentazione dei break formativi;
- l’introduzione di un preavviso minimo per il rientro dalla cassa integrazione di 12 ore o di 24 ore prima di un giorno festivo;
- l’introduzione del part time verticale come strumento di conciliazione vita lavoro per i turnisti;
- l’ampliamento dei permessi studio;
- il miglioramento del meccanismo di richiesta dei permessi individuali;
- il rafforzamento delle protezioni legali per le donne vittime di violenza;
- il miglioramento del sistema delle commissioni di fabbrica.
Il lavoro agile viene confermato anche in questa fase post emergenziale, inoltre in Stellantis si ottiene per i lavoratori da remoto il riconoscimento di 200 euro di rimborso una tantum, mentre con CNHI e con Iveco si introduce una prima disciplina pattizia dell’istituto e con Ferrari si rinvia alla negoziazione specifica territoriale.
Sono stati infine previsti due gruppi di lavoro, uno con Stellantis e l’altro con CNHI e Iveco su un possibile futuro sistema premiale individuale legato alla professionalità.
Lunedì 13 marzo l’accordo verrà presentato alla assemblea dei delegati a Roma, per poi essere sottoposto al voto dei nostri delegati sindacali in ciascuna unità produttiva.
Confidiamo di aver ottenuto il giusto risultato per i lavoratori nonostante la situazione assai complessa in cui versa il settore automotive, un risultato che è stato reso possibile da anni di contrattazione finalizzata da una parte al miglioramento della competitività delle realtà italiane e dall’altra al rispetto dei diritti e delle condizioni di lavoro.
Anche stavolta le Parti hanno dimostrato quella caparbia volontà di trovare soluzioni condivise che fino ad ora ci ha sempre permesso di superare tutte le sfide”.