Un’infanzia difficile quella del rapper Gionny Scandal, amato dalle giovani generazioni che, a soli 5 anni perde quello che credeva essere il suo papà e a 10 anche la mamma, rimanendo a crescere con la nonna.
Ma qualche anno dopo, quando non era ancora maggiorenne, scopre di essere stato adottato:
“Ero sconvolto ma non ci ho dato tanto peso”.
Fino a quando non è morta la mamma.
“Io non ho mai accettato che morisse, da lì è successo un patatrac nella mia testa, ho iniziato a chiedermi: ‘perché sono venuto al mondo?’”
Poi, arrivano altre domande:
“Mi è venuta la curiosità di sapere chi erano i miei genitori”.
Nel frattempo esplode come musicista e scopre il suo vero cognome: Di Dio, di essere originario di Pisticci, in Basilicata, e di avere anche un fratello e una sorella.
Ne parla pubblicamente sui suoi social, sperando che qualcuno si faccia avanti, ma ora, con l’aiuto delle Iene decide di tornare nel suo paese di nascita, nel primo orfanotrofio che lo aveva accolto per sapere qualcosa di più sulle sue origini.
Come raccontato da Today “il ragazzo arriva a Matera accompagnato dalla Iena citofona a tutti i Di Dio che trova, ma è un buco nell’acqua.
A Pisticci va all’anagrafe e trova l’estratto di nascita, con i nomi dei suoi genitori biologici.
Un momento di grande emozione per Gionny.
“Tu non sei stato abbandonato, è stato il tribunale a decidere che loro non potevano occuparsi di te, sei stato dichiarato adottabile” gli spiega la vicesindaca del paesino.
“Li ho giudicati senza sapere, ma mi fa stare bene sapere.
Mio padre è di Taranto, mia madre di Lecce”.
Poi arriva un indizio, che spinge Gionny in un paesino a 60 km da Pisticci, Senise dove in effetti vive un certo Antonio Di Dio.
Non resta al cantante che andare a verificare ma non trova l’uomo all’indirizzo che aveva.
Poi però riesce a trovare gli zii, in particolare il fratello di sua madre, in una casa dove, gli raccontano è andato a vivere per due anni.
E alla fine, chiamano la mamma e mentre si preparano a partire per Lecce, incontrano il padre di Gionny.
Appena il padre scoprì che i genitori adottivi del bambino sono morti quando era piccolo si emoziona e, alla fine, padre e figlio si incontrano.
E lui gli racconta l’ultima volta che ha visto al figlio e che si è sempre chiesto che facesse, ma non gli era permesso di contattarlo.
Dopo aver ritrovato il padre, manca l’incontro con la madre.
Lo aspetta in casa con tutta la famiglia e lo accoglie tra baci e abbracci.
E Gionny è riuscito a ricostruire tutta la sua storia:
“Sono stati 31 anni racchiusi in pochi giorni.
Sono felicissimo, il vuoto che sentivo adesso è tappato, quindi sono contento” dice soddisfatto”.