“Nella Basilicata in via di estinzione, insieme agli abitanti scompaiono anche i negozi e le botteghe.
Negli ultimi 10 anni sono scomparsi 2000 artigiani su 14.000: – 14% nel solco di una tendenza che è simile in tutta Italia.
Con gli artigiani, si dissolvono tradizioni secolari ed esperienze preziose.
Stanno scomparendo falegnami, restauratori, fabbri, calzolai, ma anche riparatori di elettrodomestici, orologiai e ricamatrici.
È il prezzo dell’usa e getta.
Stiamo gettando via non solo oggetti, ma anche professioni che erano arte e storia della società e che hanno disegnato le nostre città.
Per contro, bisogna anche dire che ci sono settori artigiani che stanno vivendo una fase di espansione, come quelli legati al benessere e all’informatica.
Con le botteghe e i negozi di vicinato che chiudono diventano più grigie anche le strade e le città.
E invece, l’artigianato in Italia, e soprattutto in Basilicata per le sue peculiarità, può vivere una nuova stagione grazie alla cosiddetta orange economy e alla Zes.
Che cos’è una zes?
Zona economica speciale, un’area geograficamente delimitata con incentivi specifici per le attività commerciali e produttive: esenzioni fiscali e semplificazioni amministrative.
La Basilicata rientra nella Zes Jonica, che comprende Puglia e Basilicata.
I modelli di Zes sperimentati a livello internazionale attraverso l’introduzione di agevolazioni e incentivi per la cosiddetta orange economy, hanno dimostrato che nell’era della rivoluzione digitale e dell’economia della conoscenza, la cultura rappresenta l’infrastruttura strategica intorno alla quale costruire politiche lo sviluppo.
Il territorio lucano può vantare un primato fatto di patrimonio storico, archeologico e culturale, difficile da insidiare e che pertanto costituisce un vantaggio competitivo fondamentale nel capitalismo culturale: il territorio e il genius loci conferiscono ad ogni prodotto una storia, una caratteristica specifica, un senso che non possono essere imitati in altri mercati.
La Zes deve essere l’occasione per riconoscere e valorizzare anche l’artigianato, comprenderne che esso rappresenta posti di lavoro, impatto economico, con ricadute positive anche in termini di coesione sociale, di rigenerazione urbana, di turismo e di investimenti”.
Così scrive nel suo intervento Eustachio Follia, coordinatore di Volt Basilicata.