Dopo due anni di pandemia e restrizioni gli italiani riscoprono la gioia di viaggiare, ma dovendo mettere in conto un budget più alto rispetto al 2022.
Secondo l’Osservatorio Compass dedicato ai viaggi e alle vacanze 2023, le famiglie hanno intenzione di spendere quasi 500 euro in più rispetto al 2022, per un totale di circa 1.930 euro.
I dettagli forniti da today:
“Più di un terzo, il 36%, arriverà a sborsare 2.400 euro.
Un italiano su due, il 54%, organizzerà da solo la propria vacanza, prenotando l’alloggio e i trasporti in autonomia.
Quasi un terzo, il 28%, si rivolgerà alle agenzie di viaggio, soprattutto i viaggiatori senior.
Ci sarà anche chi non organizzerà nulla (eccetto il viaggio) partendo all’avventura: circa 1 italiano su 10.
Passiamo ora alla nota dolente: i rincari.
Dopo aver colpito duramente il carrello della spesa e le bollette, l’inflazione si farà sentire anche sul conto dell’hotel, dei voli e dei trasporti.
Il primo assaggio lo avremo con le vacanze di Pasqua: secondo un’analisi del Corriere della Sera i voli andata e ritorno da Milano/Roma per il Sud Italia e le grandi isole sono raddoppiati, passando da 60 a 113 euro.
Guardando all’estate, invece, possiamo dire che le spese per l’alloggio (hotel, bed & breakfast e case vacanze) sono aumentate del 30% a causa dell’inflazione e della crisi energetica, dichiarano i rappresentanti del settore.
Prezzi più alti anche per i trasporti, con i voli aerei in rialzo del 10%.
I biglietti dei traghetti hanno registrato rincari del 5-10% per via dell’introduzione nelle isole della tassa di sbarco (che si applica in alternativa alla tassa di soggiorno).
Non si salvano nemmeno i bus turistici, considerando i ticket di ingresso in 44 comuni italiani.
C’è poi la tassa di soggiorno, aumentata in molte città dopo il via libera del governo per portarla fino a un massimo di 10 euro a persona (per il momento sono più di mille le località in cui si paga).
Secondo una ricerca dell’Osservatorio nazionale di Jfc, nel 2023 il suo valore aumenterà del 9,5%.
Firenze già lo ha fatto: l’imposta comunale è passata da 5 a 8 euro (+60%).
Per concludere si arriva al servizio spiaggia, con rincari attesi fino al 20% per sdraio e ombrelloni dopo l’aumento del 25% dei canoni per i balneari decisi dal governo.
Sommando le varie voci, la vacanza estiva 2023 arriverà a costare il 40% in più rispetto al 2022, circa 500 euro a famiglia.
Anche i pacchetti viaggio venduti tramite agenzia registreranno un aumento, del 30% circa secondo la Fiavet – Federazione italiana associazioni imprese viaggi e turismo.
Il rincaro del 40% per una vacanza estiva non è solo una stima, è realtà.
Se nel 2022 il costo di una vacanza in un villaggio all inclusive in Calabria lontano dal mare nella seconda settimana di luglio partiva dai 1.000 euro a settimana (2 adulti e 2 bambini), il preventivo di quest’anno ammonta a circa 1.500 euro (nella stessa struttura e nello stesso periodo).
Vale la pena sottolineare che nel conto sono escluse le tessere club da pagare in loco, che costano la bellezza di 45 euro a persona (180 euro nel caso di una famiglia con 2 bambini).
Per un villaggio direttamente sul mare, invece, il preventivo lievita a 2.400 euro (2.700 se si sceglie la Sardegna).
E se per motivi di ferie si è ‘costretti’ ad andare in vacanza la settimana costosissima di Ferragosto?
Bisogna mettere in conto non meno di 4.000 euro, solo per l’alloggio.
Visti i preventivi salatissimi meglio ridimensionarsi“.