Viva soddisfazione per l’ottima riuscita della Via Crucis di Barile.
La Processione dei Misteri del suggestivo borgo Arbereshe, oltre a essere una delle più antiche e famose della Basilicata e del Meridione d’Italia (alcune fonti datano i suoi esordi intorno alla seconda metà del 1600), si differenzia da tutte le altre per la sua caratterizzazione etnica-sacra-antropologica dovuta alla presenza di alcune figure tipicamente orientaleggianti come il Moro (il dileggio, l’effimero e l’indifferenza) e la Zingara (la lussuria, l’ostentazione di ricchezze e la facilità di costumi).
A tale imprescindibile e significativo aspetto storico e identitario si aggiunge il grande pathos emotivo suscitato dai suoi verosimili e imperscrutabili 116 personaggi.
Afferma Angela D’Andrea, Presidente del locale Comitato Sacra Rappresentazione:
“Dopo tre anni di sospensione per il Covid i fedeli, la gente, i turisti e i visitatori provenienti anche da fuori regione hanno invaso le vie del paese per assistere numerosi e commossi alla Passione di Cristo con personaggi viventi”.
La Presidente coglie l’occasione per ringraziare tutti i partecipanti, i componenti del Comitato, la Parrocchia, il Comune, la Pro Loco, le Forze dell’Ordine, i volontari delle varie Associazioni, gli Organi di Stampa, la folla di persone accorsa da ogni dove e i rappresentanti delle autorità civili, politiche e istituzionali fra cui il Prefetto di Potenza, Dr. Michele Campanaro.
Ecco alcuni scatti di P. Soda della sentita e partecipata Via Crucis di ieri.