19.111 soci e 111 sedi sparse sul territorio.
E’ la fotografia dell’Avis in Basilicata che a Lauria ha riunito i suoi iscritti in occasione della 40esima assemblea regionale dal titolo “Uniti per l’autosufficienza”.
Un’occasione per fare il punto sullo stato di salute della donazione in Basilicata, presentare i dati provenienti dalle sedi e dalle assemblee provinciali e illustrare i nuovi progetti che vedono impegnata l’associazione in regione.
Ha spiegato nel suo intervento il presidente dell’Avis di Basilicata, Sara De Feudis:
“C’è stata una crescita rispetto al passato in termini di nuovi soci e questo grazie al lavoro di promozione costante sui territori.
Ad oggi abbiamo 64 sedi comunali accreditate.
Abbiamo mantenuto l’accreditamento di tutte le sedi, prossima è la visita della Behring per il mantenimento degli standard qualitativi della raccolta sangue e plasma”.
Nel 2022 sono state effettuate 17.598 donazioni di sangue (di cui 13.321 in raccolte associative e 4277 nei centri trasfusionali), 746 donazioni di plasma (di cui 643 in raccolte associative e 103 presso il centro trasfusionale di Matera) e 409 donazioni di piastrine (209 presso il centro trasfusionale di Potenza e 200 presso quello di Melfi).
Ha aggiunto la De Feudis:
“Rispetto al 2021 abbiamo avuto per il sangue intero un incremento di 465 sacche sul territorio mentre per il plasma l’incremento è stato del 15% pari a 97 sacche sempre sul territorio.
Le sedute di raccolta organizzate sono state quasi mille”.
Nel corso dell’assemblea, alla quale ha portato un saluto il sindaco di Lauria, Gianni Pittella, affrontate diverse questioni.
A cominciare da quella relativa alla carenza di operatori sanitari.
Ha spiegato il presidente regionale dell’Avis di Basilicata:
“E’ un problema che accomuna l’intero territorio nazionale, sia in ambito associativo che pubblico, direi una vera emergenza che al momento non ha trovato alcuna pronta risoluzione neppure dal riconoscimento agli specializzandi della possibilità di svolgere attività nelle raccolte.
Per ricercare le disponibilità di operatori sanitari, medici ed infermieri, abbiamo attivato una serie di attività legate in particolare alla fase successiva di identificazione del personale e che li accompagna all’accreditamento e allo svolgimento di tutte le procedure richieste.
Ma ancora tanto dobbiamo e possiamo fare: è indispensabile che ciascuna sede provi a cercare operatori sanitari del proprio territorio, ciò renderà possibile agevolare la tanto ricercata programmazione, e allo stesso tempo occorre implementare il sistema di coinvolgimento degli stessi per far trovare piena applicazione al concetto di unica famiglia avisina.
Rivolgo un appello agli operatori sanitari ad unirsi a noi e collaborare”.
Sottolineata poi l’importanza del Progetto Plasma che offre gli strumenti necessari per procedere alla ripresa della raccolta di plasma garantendo formazione, strumentazione e promozione.
Ha evidenziato la De Feudis:
“Nello spirito di piena collaborazione abbiamo creato un gruppo di lavoro per l’attuazione del progetto che si è riunito il mese scorso e che appena terminate le attività propedeutiche all’avvio del progetto programmerà degli incontri distinti operatori sanitari e associativi e fisserà la data di lancio del progetto che ci vedrà tutti presenti”.
Dalla presidente dell’Avis di Basilicata, infine, un ringraziamento “a tutti i donatori, a tutti i presidenti e ai dirigenti associativi, a tutti i volontari, ai dipendenti dell’Avis regionale, e alle famiglie che ci affiancano e sostengono nel nostro impegno”.
Apprezzamento per il lavoro svolto in Basilicata è arrivato dal segretario nazionale dell’Avis, Rocco Monetta:
“Sicuramente positiva la firma delle convenzioni e, finalmente, la partenza del progetto plasma tanto rincorso negli scorsi anni, che potrà dare nuovo slancio alla raccolta del plasma in regione”.
Nel corso dell’assemblea, dopo la relazione del direttore sanitario, Domenico Cavaliere, sono stati presentati il bilancio di esercizio 2022 e quello preventivo relativo all’anno in corso.
Ecco le foto.