VENOSA, DOPO LE IPOTESI DI SGOMBERO E LA PROTESTA DEI MIGRANTI, ARRIVA L’ACCORDO CON IL COMUNE

Sono giorni concitati nel venosino, dove la comunità di braccianti agricoli, perlopiù immigrati residenti a Boreano, ha manifestato in città per chiedere maggiori tutele, all’indomani dell’ipotesi di sgombero da parte del comune.

Il segretario dell’Unione Sindacale di Base (USB) di Basilicata, Francesco Castelgrande, commentando la manifestazione del 28 Giugno scorso, ha dichiarato che è stato raggiunto un accordo tra il sindacato e il Comune di Venosa:

“La Marcia dei braccianti per i Diritti e la Dignità, partita da Boreano per attraversare le vie del centro storico del comune di Venosa, si è conclusa sotto la sede del Comune di Venosa dove è stato raggiunto un Accordo tra l’USB e il Sindaco.

In sintesi, l’Accordo prevede nello specifico: la piena attuazione già a partire della giornata odierna della delibera del Comune di Venosa, con possibilità d’iscrizione al registro dei residenti per i titolari di un permesso di soggiorno umanitario; nessun sgombero forzato finché i lavoratori stagionali non avranno una sistemazione alternativa sia in termini strutturali che di servizi, quindi una giusta accoglienza; il Comune s’impegna a convocare un incontro con Regione Basilicata e USB al fine della verifica dell’Accordo del 12 maggio, accordo ancora oggi disatteso in relazione alla giusta ed adeguata accoglienza dei lavoratori stagionali.

Questi risultati ottenuti oggi confermano le ragioni della Marcia dei braccianti organizzati con l’USB, che tutta via continua per il pieno riconoscimento dei diritti sindacali e sociali”.