Nella tarda serata del 13 aprile, a Stigliano (MT), i Carabinieri della locale Stazione, collaborati dai militari della Stazione di Aliano e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pisticci, hanno arrestato per tentato omicidio un 56enne del posto gravato da precedenti penali per reati contro la persona e il patrimonio.
In particolare verso le ore 19:30 la Centrale Operativa della Compagnia CC di Pisticci riceveva una richiesta d’intervento da personale del 118, intervenuto in via Solferino a Stigliano, una traversa di Corso Umberto, per una persona che presentava una ferita da arma da taglio.
Dai primi accertamenti svolti dai Carabinieri, immediatamente accorsi sul posto, è emerso che poco prima l’aggressore, all’esito di una discussione, aveva colpito con un oggetto contundente la vittima, un 47enne del posto, che veniva attinto al torace.
È stata la stessa vittima, una volta terminata la colluttazione, a richiedere l’intervento del personale sanitario che lo trasportava, in codice rosso, all’ospedale di Policoro.
L’aggressore, identificato dai militari dell’Arma in un 56enne di Stigliano rintracciato poco dopo mentre percorreva Corso Umberto a bordo della sua auto, si trovava in stato di alterazione psicofisica dovuta all’abuso di sostanze alcooliche e consegnava spontaneamente un coltello a serramanico dalle dimensioni totali di 21 cm, dichiarando di averlo utilizzato per colpire la vittima.
Sottoposto a perquisizione personale veniva trovato in possesso di altri 3 coltelli, sempre a serramanico, rispettivamente di 19, 17 e 14 cm.
Anche la successiva perquisizione estesa alla sua abitazione consentiva di rinvenire ulteriori 3 coltelli della stessa tipologia, della lunghezza di 18,5, 15 e 13 cm.
L’aggressore, al termine delle formalità di rito, è stato dichiarato in stato di arresto e sottoposto, come disposto dall’Autorità Giudiziaria di Matera, agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, misura cautelare confermata anche a seguito di udienza di convalida ove è stato chiamato a rispondere di tentato omicidio e porto di oggetti atti ad offendere.
La vittima, al termine di un intervento chirurgico che ha scongiurato l’interessamento di organi interni, è stata giudicata in prognosi riservata ma non in pericolo di vita.