Sarà l’Aula consiliare “Nitti-Bovet” ad ospitare la terza conferenza del ciclo “Il nostro tempo, il vostro futuro”, organizzato da Fondazione e Associazione “Francesco Saverio Nitti” unitamente all’I.I.S. “Federico II di Svevia” e patrocinato dal comune di Melfi.
Venerdì 21 aprile, alle ore 10:00, è in programma, infatti, la conferenza sul “Nesso tra democrazia e libertà”.
A tenerla sarà Donato Verrastro, docente di Storia Contemporanea all’Università degli Studi della Basilicata.
Afferma Stefano Rolando, presidente della Fondazione “Francesco Saverio Nitti”:
“Il nostro ciclo di incontri arriva alla terza tappa, con il protagonismo di un tema in un certo senso ambiguo per le nuove generazioni, il tema della storia.
Da un lato lo sanno i docenti, lo intuiscono i giovani più svegli, ma non è più un paradigma culturalmente forte nella società – senza conoscenza critica del passato non c’è visione del futuro.
Dall’altro lato il “presentismo” incombe, nella politica spesso anche nello studio e nel lavoro, perché le insicurezze, le incertezze, le crisi ci legano troppo all’oggi.
Donato Verrastro ha il dono di una narrazione serena e appassionata.
E ha un grande affetto culturale per la sua terra.
Certamente farà crescere l’ipotesi positiva che riguarda questo evento e anche tutto il nostro ciclo di conferenze”.
Ad ascoltare la conferenza del prof. Donato Verrastro ci saranno gli studenti delle quinte classi:
- dell’I.I.S. “Federico II di Svevia”,
- dell’I.I.S “G. Gasparrini”,
- dell’I.I.S. “Ten. R. Righetti” di Melfi.
Una platea allargata in quanto questa conferenza rientra anche negli eventi che il comune di Melfi, l’Anpi locale, la Fondazione e l’Associazione Nitti hanno organizzato per celebrare il 25 aprile.
Sostiene Prospero Armentano, dirigente scolastico dell’I.I.S. “Federico II di Svevia”:
“Non si può apprezzare il presente senza conoscere il passato.
Abbiamo, pertanto, dedicato questa terza conferenza alla storia.
E, in particolare, al nesso tra democrazia e libertà.
Un tema di estrema attualità non solo se si pensa al contesto politico internazionale, ma anche perché tra pochi giorni celebreremo la festa della liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista.
Per questo abbiamo inteso allargare la partecipazione anche agli altri istituti superiori della città in modo da permettere agli studenti di non perdere questa occasione di studio e riflessione”.