“Se volete andare in pellegrinaggio, nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un italiano, per riscattare la libertà e la dignità: andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione’.
È Piero Calamandrei che rivolge queste parole a un gruppo di giovani studenti alla Società Umanitaria, a Milano, nel 1955″.
Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando da Cuneo in occasione del 25 aprile.
Il capo dello Stato ha aggiunto:
“La Resistenza fu anzitutto rivolta morale di patrioti contro il fascismo per il riscatto nazionale.
Dopo l’8 settembre il tema fu quello della riconquista della Patria e della conferma dei valori della sua gente, dopo le ingannevoli parole d’ordine del fascismo:
- il mito del capo; un patriottismo contrapposto al patriottismo degli altri in spregio ai valori universali, che animavano, invece, il Risorgimento dei moti europei dell’800;
- il mito della violenza e della guerra;
- il mito dell’Italia dominatrice e delle avventure imperiali nel Corno d’Africa e nei Balcani.
Combattere non per difendere la propria gente ma per aggredire.
Non per la causa della libertà ma per togliere libertà ad altri.
È qui allora, a Cuneo, nella terra delle 34 Medaglie d’oro al valor militare e dei 174 insigniti di Medaglia d’argento, delle 228 medaglie di bronzo per la Resistenza.
La terra dei dodicimila partigiani, dei duemila caduti in combattimento e delle duemilaseicento vittime delle stragi nazifasciste.
È qui che la Repubblica celebra oggi le sue radici, celebra la Festa della Liberazione“.