Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di FIM UILM FISMIC UGLM AQCF:
“Nel pomeriggio di oggi è stato siglato, in continuità dell’accordo del 25 giugno 2021 e del contratto di solidarietà del 20 luglio 2022, un accordo di uscite volontarie ed incentivate, con le stesse modalità dall’ultimo accordo nazionale del 27 febbraio 2023, con il criterio esclusivo della non opposizione ed un incentivo variabile in funzione dell’età anagrafica.
L’accordo prevede una durata fino al 31 dicembre 2023 per un numero massimo di 500 lavoratori.
L’incontro odierno ha posto, ovviamente, come punto cardine, l’entrata nel merito del processo di elettrificazione dello stabilimento di Melfi.
In tal senso, come Organizzazioni Sindacali, abbiamo sollecitato, a tutti i livelli, un incontro in tempi brevi che entri nel merito industriale dei futuri modelli ed i relativi volumi produttivi affinché, senza ipocrisie di sorta, si arrivi in modo chiaro a ridefinire lo stabilimento del futuro.
Inoltre abbiamo sollecitato la direzione aziendale a porre maggiore attenzione all’organizzazione del lavoro e a rendere più omogeneo il tema trasferte, visto che ad oggi ci sono 520 lavoratori di Melfi in trasferta in Italia ed all’estero.
La direzione aziendale ha comunicato la chiusura estiva nel periodo che va dal 31 luglio al 20 agosto ed ha confermato, sul primo punto relativo all’incontro da noi richiesto nel merito delle future produzioni, che a breve sarà programmato un incontro specifico, anche in relazione al fatto che gli ammortizzatori sociali in essere sono in scadenza il 7 agosto 2023.
Relativamente all’organizzazione del lavoro, a partire dal 15 maggio tutto lo stabilimento, ad esclusione delle presse stampaggio e delle presse della plastica, che saranno organizzate a 17 turni, passerà a 15 turni; invece la manutenzione passerà dagli attuali 21 turni a 18 turni; inoltre saranno attivati tavoli specifici aziendali in merito ad una giusta gestione organizzativa dello stabilimento e relativamente alle trasferte a breve scadranno i distacchi all’estero con il rientro in sede di questi lavoratori.
Inoltre l’azienda ha confermato che sono in via di risoluzione le problematiche da noi rilevate sugli aspetti gestionali delle trasferte.
Oggi, ancora una volta, come Organizzazioni Sindacali, abbiamo posto le basi affinché Melfi abbia un rilancio vero.
Nel contempo auspichiamo che i prossimi incontri di merito sulle future produzioni possano definire un percorso condiviso per la salvaguardia dello stabilimento di Melfi e i suoi lavoratori”.