Per l’ennesima volta, tramite i suoi canali social, l’INPS mette in guardia dal rischio di cadere in una truffa diffusa grazie alla pratica del phishing.
Non si arrestano i tentativi di truffa ai danni dei contribuenti, convinti che a contattarli sia l’INPS con buone notizie per le loro finanze.
Purtroppo non è affatto così come spiega greenme, “e se non si fa attenzione si rischia al contrario di veder svuotare il proprio conto corrente.
È lo stesso Istituto nazionale della previdenza sociale – come sempre più spesso accade – a dare notizia del nuovo tentativo di phishing, mettendo in guardia tutti gli utenti (anche se ormai dovremmo aver capito che l’Inps non contatta in questo modo in caso di comunicazioni importanti).
L’Inps segnala l’ennesima truffa, mostrando una mail che sta circolando tra gli utenti in merito a fantomatiche pratiche per avere dei rimborsi (ovviamente inesistenti):
‘Attenzione! È in corso un nuovo tentativo di truffa via mail che utilizza il nostro logo. Non cliccate sul link e non fornite nessun dato!
Verificate sempre sul sito INPS’.
Come mostra l’Inps, la mail informa che il sistema automatico dell’Istituto avrebbe individuato l’utente che deve avere un rimborso di 715 euro sulle tasse e/o i contributi pagati nell’anno 2022.
Una cifra che fa gola e una truffa in cui i meno accorti potrebbero cadere anche perché questa volta, a differenza di altri casi, non si notano grossi errori grammaticali che fanno subito pensare ad una possibile non veridicità della comunicazione.
In fondo alla mail, ovviamente, c’è un link su cui non va assolutamente cliccato, così come mai vanno comunicati dati personali relativi al proprio conto corrente bancario o altri dati sensibili.
Se ancora esistono queste truffe, purtroppo significa che c’è chi, nonostante le varie segnalazioni, cade ancora in buona fede nella rete di persone senza scupoli che tentano di fare soldi facili, alle spalle di chi invece se li è sudati.
Facciamo allora girare comunicati come questo per far sì che tutti sappiano che non c’è da fidarsi di tali mail.
In caso di dubbi bisogna sempre contattare direttamente l’Inps”.