“Occorrono politiche lungimiranti.
Occorre predisporre un terreno fertile per far fiorire una nuova primavera e lasciarci alle spalle questo inverno demografico.
E, visto che il terreno è comune, come comuni sono la società e il futuro, è necessario affrontare il problema insieme, senza steccati ideologici e prese di posizione preconcette.
E’ vero che, anche con il vostro aiuto, parecchio è stato fatto e di questo sono tanto grato, ma ancora non basta.
Bisogna cambiare mentalità: la famiglia non è parte del problema, ma della sua soluzione.
E allora mi chiedo: c’è qualcuno che sa guardare avanti con il coraggio di scommettere sulle famiglie, sui bambini, sui giovani?”.
Così Papa Francesco intervenendo agli Stati Generali della Natalità che ha ribadito:
“Non possiamo accettare che la nostra società smetta di essere generativa e degeneri nella tristezza.
Non possiamo accettare passivamente che tanti giovani fatichino a concretizzare il loro sogno familiare e siano costretti ad abbassare l’asticella del desiderio, accontentandosi di surrogati privati e mediocri: fare soldi, puntare alla carriera, viaggiare, custodire gelosamente il tempo libero…
Tutte cose buone e giuste quando rientrano in un progetto generativo, che dona vita attorno a sé e dopo di sè; se invece rimangono solo aspirazioni individuali, inaridiscono nell’egoismo e portano a quella stanchezza interiore che anestetizza i grandi desideri e caratterizza la nostra società come società della stanchezza. Ridiamo fiato ai desideri di felicità dei giovani”.