“La Regione ha attivato tempestivamente, in seguito alle forti precipitazioni piovose registrate in particolare nei giorni 14 – 15 e 16 maggio, le azioni di monitoraggio degli invasi e dei corsi d’acqua, i sopralluoghi e la messa in sicurezza dei cittadini e della viabilità regionale a rischio frane e inondazioni, i sopralluoghi per la stima dei danni nel settore agricolo“.
Lo dichiara il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
Spiega il Presidente:
“L’Ufficio per la Protezione Civile ha realizzato un report sulla situazione degli eventi pluviometrici, dei volumi scaricati dalle dighe (che si sommano agli afflussi idrici dovute alle precipitazioni) e le segnalazioni di criticità idrogeologiche pervenute in sala SOR da alcuni comuni e dalla provincia di Matera che, al momento, non registra segnalazioni tali da motivare una richiesta di stato di emergenza.
Sul fronte, invece, delle coltivazioni agricole, a seguito delle numerose segnalazioni pervenute dalle associazioni di categoria e dalle diverse Organizzazioni sindacali, l’Ufficio Sostegno alle Imprese della Direzione Generale per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, con i suoi tecnici, ha già iniziato ad effettuare gli opportuni sopralluoghi in ottemperanza a quanto previsto dal D.Lgs. 102/2004 in previsione di una possibile richiesta al MASAF del riconoscimento della calamità naturale ‘alluvione’.
La calamità di cui trattasi, è inserita nell’elenco delle catastrofi per le quali il MASAF, riscontrata la gravità, potrebbe riconoscere il carattere di eccezionalità dell’evento.
Nei prossimi giorni l’Ufficio potrebbe attivare il modulo informatico di segnalazione dei danni sul portale SIARB come già avvenuto per altre calamità”.
Alla Regione Basilicata, rende noto l’Ufficio per la Protezione Civile, è arrivata la richiesta di dichiarazione di stato di calamità naturale avanzata dal Comune di Pisticci per il proprio territorio “a causa dell’intensa e violenta perturbazione meteorologica del 16 e 17 maggio 2023”.
Invece, sul fronte dello stoccaggio della riserva idrica nei bacini regionali, viene segnato un nuovo importante apporto con + 8 milioni di metri cubi in una settimana (fonte ANBI).