Postazione 118 chiusa per mancanza di personale: “inammisibile e contro natura. San Nicola di Melfi punto fondamentale”. La denuncia

“E’ inammissibile e contro natura che una postazione di 118 resti chiusa per mancanza di personale;

che si metta in ferie “forzate” il personale perché in scadenza di contratto al 15 giugno e senza in previsione di proroga, mentre il restante personale, per senso di responsabilità, professionalità e abnegazione è “costretto” a coprire turni anche in altre postazioni, ad es. presso San Nicola di Melfi, punto fondamentale, in quanto situato in uno degli stabilimenti più importanti del Mezzogiorno.

Ed è solo il più grave caso di una rete territoriale che sempre più somiglia a un gruviera, facendo venire meno il famigerato DIRITTO ALLA SALUTE.

È doveroso ricordare, tra l’altro, che il servizio di emergenza-urgenza, è in gran parte coperto da personale PRECARIO, che quotidianamente si spende per garantire un servizio pubblico, pur non essendo a conoscenza del proprio futuro”.

A rilanciare l’allarme sul drammatico stato di efficienza del servizio di emergenza urgenza nel Potentino è Giuseppe Costanzo, il segretario provinciale della Fials, maggiore sindacato autonomo del comparto sanità.

Sostiene Costanzo:

“Ho perso ormai il conto delle segnalazioni, denunce, iniziative sindacali e giudiziarie, allarmi pubblici a mezzo stampa, per contrastare la spaventosa carenza di personale sanitario e in particolare infermieristico in Basilicata.

Un deficit strutturale ed organizzativo che si è aggravato con l’emergenza Covid: perché il personale è ormai stremato, e questo rappresenta un doppio pericolo: per i lavoratori e per gli utenti del sistema sanitario regionale.

E’ doloroso ricordare, in questa circostanza, che il presidio di San Nicola fu aperto proprio dopo la morte di un lavoratore.

I nuovi fondi regionali per le assunzioni, aumentati del 10%, tolgono ogni alibi alle Aziende.

Ogni direzione strategica può e deve stabilire quali sono le priorità e le urgenze, in quanto questa potrebbe essere l’ultima spiaggia per risanare una carenza di personale cronica.

È quindi indispensabile stabilizzare in breve tempo tutto il personale precario che si è speso per fronteggiare l’emergenza Covid-19.

Stentiamo a credere che l’Asp di Potenza si sottragga dal dovere di garantire la piena efficienza dei servizi essenziali e il conseguimento dei LEA.

L’ultima nota è di un paio di giorni fa.

Sottolinea l’esigenza, essendo concluso da 3 settimane il concorso regionale per gli infermieri, di effettuare un’accurata ricognizione dell’effettivo fabbisogno territoriale, prima di procedere alle assunzioni: non solo per l’esistente ma anche in vista delle nuove strutture territoriali previste dal PNRR e dal PNC”.