Una settimana fa gli ennesimi complimenti al reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Melfi, fiore all’occhiello di tutta la Basilicata.
Questo è merito del sacrificio enorme di pochi operatori sanitari ormai rimasti.
La famiglia che era stata assistita aveva infatti sottolineato con queste parole la situazione:
“Grazie all’abnegazione e alla dedizione messa in campo dal personale del Reparto di Ostetricia, Ginecologia e Neonatologia del Punto Nascita di Melfi si hanno le condizioni affinché l’esperienza di parto venga vissuta con serenità e accoglienza.
Inoltre è sorprendente come riesca il personale sanitario con sacrificio e senso del dovere, a mantenere alto il livello del servizio, nonostante la carenza di personale”.
Alla luce di ciò è urgente la richiesta di far arrivare altri operatori sanitari in supporto per evitare situazioni critiche.
A lanciare l’allarme per questa situazione in cui il personale medico è sottoposto a un enorme carico di lavoro è la Fials, il maggior sindacato autonomo del comparto Sanità.
Ecco quanto riportato:
“Alla cronica carenza dell’organico, di ostetrici-ginecologi è assegnato solo uno specializzando e dei gettonati che coprono due turni al mese evidente che, non possono assicurare il funzionamento di un reparto complesso come quello dell’ospedale di Melfi, che ha un punto nascita attivo, un pronto soccorso ostetrico e un reparto di degenza ginecologica”.
Dichiarano il segretario provinciale Giuseppe Costanzo e la responsabile aziendale dell’A.O.R. San Carlo di Potenza, Angela Lavalle:
“È un disastro annunciato, frutto delle cronica e aggravata carenza del Personale che impatta inevitabilmente nella programmazione e gestione dell’attività lavorativa ancor più in regime di urgenza e di emergenza.
Nonostante ripetute segnalazioni i vertici aziendali hanno lasciato svuotare il reparto senza preoccuparsi di affrontare la situazione quando era ancora tamponabile, passo dopo passo.
E così il primario e due dirigenti medici si sono trasferiti altrove riducendo ancora di più l’organico.
Una dotazione insufficiente, ma la situazione è ulteriormente precipitata rendendo urgente un intervento immediato.
La soluzione tampone adottata dall’azienda, alla vigilia delle ferie, è del tutto inadeguata: un contratto a uno specializzando che può solo affiancare uno dei due strutturati ma non sostituirlo pienamente, per fargli tirare il fiato, prestazioni a gettone per medici di fuori regione assolutamente insufficienti a garantire anche soltanto l’organizzazione dei turni.
É necessario implementare l’organico per la normale programmazione della turnistica e delle reperibilità.
Una situazione in tutta evidenza insostenibile.
Lo stesso Dipartimento dovrebbe essere parte attiva e di supporto e garantire il personale necessario.
Sarebbe una sconfitta per i cittadini dell’intera zona Vulture Melfese mettere a rischio questa importante struttura, funzionale e necessaria alla tutela del diritto alla salute.
“Si rischia così di vanificare il grande lavoro svolto e i tanti sacrifici fatti per difendere il punto nascita di Melfi e dello spirito di abnegazione e professionalità del personale tutto dell’Ostetricia e Ginecologia al quale si esprime riconoscenza e plauso.
Urge quindi un intervento dell’assessore Fanelli con i vertici aziendali a garanzia delle condizioni di lavoro per il personale e dell’utenza afferente.
Evitiamo di ‘lasciarli soli'”.