Il governo ha scelto: sarà il potentino Francesco Paolo Figliuolo il commissario per la ricostruzione dopo l’alluvione in Romagna del maggio scorso.
Dopo una lunga gestazione, come fa sapere la Repubblica, la nomina premia il generale degli Alpini, salito agli onori delle cronache per il successo della campagna di vaccinazione contro il Covid-19.
Figliuolo, allora comandante logistico dell’Esercito venne nominato nel marzo del ‘21 dal premier Mario Draghi, in sostituzione del commissario straordinario Paolo Arcuri.
Svolto con obiettiva efficienza l’incarico, il generale di origine potentine è poi rientrato nelle Forze armate, e attualmente è il capo del comando operativo di vertice interforze (Covi).
Il suo nome era entrato nella rosa ristretta di candidati per l’incarico di ricostruzione, dopo lo stop da parte della maggioranza all’ipotesi di assegnare l’incarico al governatore Stefano Bonaccini.
L’ultimo ballottaggio, vedeva Figliuolo in corsa insieme a Guido Bertolaso, l’uomo che Romano Prodi nominò alla guida della Protezione civile e che poi è stato chiamato a gestire numerosi fronti di emergenza, tra cui quella dei rifiuti in Campania e quella post sisma in Abruzzo, su incarico di Silvio Berlusconi.
Coinvolto in diverse inchieste sul G8 alla Maddalena del 2009 e sul terremoto aquilano, Bertolaso uscì indenne tra proscioglimenti e archiviazioni. E attualmente è assessore al Welfare della Regione Lombardia.
Ma alla fine la maggioranza ha trovato l’intesa su Figliuolo, il cui nome era circolato anche per i vertici dello Stato maggiore della Difesa.
Come commissario post alluvione, si troverà a vigilare su 2,2 miliardi già stanziati e su un piano di lungo periodo.