L’Abi e l’Associazione dei prestatori di servizi di pagamento hanno raggiunto un accordo e firmato un protocollo con Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Fipe per ridurre le commissioni a carico delle piccole attività commerciali per l’uso del Pos nei pagamenti sotto i 30 euro e quindi diffonderne l’utilizzo.
È quanto fa sapere il messaggero che precisa: L’intesa prevede l’impegno di banche e operatori dei pagamenti a «promuovere iniziative commerciali» per «ridurre l’impatto dei costi delle transazioni di basso valore», sotto 30 euro.
Offerte che «in particolare» siano «significativamente competitive» per le transazioni sotto i 10 euro.
L’accordo arriva a tempo scaduto, ad una riunione del tavolo oggi al ministero dell’Economia, per la volontà di portare avanti il confronto oltre il termine per trovare una intesa che era stato fissato al 31 marzo.
Il protocollo è tra le parti, con il Governo che ha avuto un ruolo di garante nel confronto tra le associazioni di pmi, banche e operatori dei sistemi di pagamento elettronici anche internazionali.
L’obiettivo iniziale era quello di ridurre i costi delle commissioni sotto i 30 euro e di azzerarli sotto i 10 euro, una possibilità che sarebbe poi stata considerata tecnicamente non percorribile.
L’accordo prevede comunque due livelli, con l’obiettivo di una riduzione molto più sensibile per i pagamenti sotto i dieci euro.
Il protocollo siglato oggi punta anche a mettere in campo correttivi, una maggiore «trasparenza, comprensibilità informativa e comparabilità dei costi» degli strumenti di pagamento elettronici.
Gli impegni sono presi a favore dei piccoli esercenti, sotto una soglia di fatturato di 400mila euro.
Il protocollo è aperto all’eventuale adesione di altre associazioni di categoria degli esercenti, dei prestatori di servizi e dei gestori di circuiti di pagamento.